Una delle tante novità del Circus di quest’anno, sono i volanti supertecnologici e pieni di pulsanti, che se da un latto possono incuriosire gli appassionati, dall’altro cominciano a creare più di qualche preoccupazione anche ai piloti. Lo dice molto chiaramente persino il campione del mondo, Sebastian Vettel, al punto da arrivare ad ipotizzare uno sciopero dei piloti nel caso in cui la situazione dovesse diventare pericolosa. In un’intervista apparsa sull’edizione domenicale di Die Welt, il tedesco ha esposto il suo pensiero sull’argomento.
DOBBIAMO PARLARE CON LA FIA – “Se la situazione peggiora al punto di diventare pericolosa credo che abbiamo il potere di fare capire la nostra posizione – ha detto il più giovane iridato della F.1 – ci sono diverse possibilità, fino a quella di non correre se una situazione pericolosa non è modificata. Dobbiamo aprire la bocca e parlare con la Federazione internazionale (Fia) per trovare una soluzione ragionevole prima di arrivare a uno sciopero“.
PULSANTI ANCHE PER KERS E ALA MOBILE — Il problema principale è che proprio a causa dei tanti pulsanti extra oltre a quelli già presenti (quest’anno ci sono pure quello che aziona il Kers e la nuova ala posteriore mobile), il lavoro dei piloti è diventato decisamente più complicato. “Tutto quello che sostengo è che si è impegnati molto di più con tutti i bottoni che sono sul nostro volante e c’è meno tempo per guardare quello che succede sulla pista dove corriamo a 300 km/h e questo può essere un problema per la sicurezza“.
grande famiglia — Infine Vettel si é soffermato sulle tante voci di mercato che l’anno visto protagonista durante i test invernali. Ma il pilota tedesco ha affermato che l’appoggio morale fornitogli dalla Red Bull vale molto di più dei soldi che potrebbero proporgli altre scuderie. “È come se lavorassi in Red Bull in una grande famiglia, in un clima di fiducia e di conforto. È per me più importante che guardare fieramente quello che c’è sul mio conto in banca“. Il tedesco ha prolungato il contratto fino al 2014 e ha ribadito ancora una volta che il suo sogno di guidare una Ferrari è ancora lontano. “Quando sei giovane, tu sogni di essere al volante un giorno di una di quelle vetture rosse e di vincere delle corse, ma più invecchi, più maturi e più i sogni cedono il passo alla realtà“.