“Non vediamo l’ora di apprestarci a fare quello per cui siamo venuti qui: portare le nostre gomme in pista e prendere parte alla gara. E’ senza dubbio un momento molto importante per tutto il gruppo Pirelli ed è per questo che siamo fortemente concentrati su questa sfida, a tutti i livelli“. A parlare così è Paul Hembery, Responsabile Motorsport di Pirelli in una intervista esclusiva all’AGENZIA ITALPRESS, che riportaimo integralmente, alla vigilia del primo week end del Mondiale di F.1 a Melbourne, in Australia, quello del ritorno del marchio italiano nella massima formula.
Pensa che i test finora disputati siano sufficienti per affrontare il mondiale 2011?
“Se la stessa domanda fosse stata fatta a chiunque lavori in Formula Uno, che sia un Team, un pilota, od un fornitore di gomme, la risposta sarebbe sempre la stessa, ovvero che non ci sono mai test a sufficienza e c’è sempre modo di migliorarsi! – risponde Hembery -. Detto questo, sono convinto che le scuderie abbiano avuto tutto il tempo necessario durante i 15 giorni di prove ufficiali per prendere confidenza con le nostre gomme e le loro caratteristiche. E la situazione non potrà che migliorare con il passare del tempo. Abbiamo già visto i team in azione, concentrati a sperimentare diverse strategie di gara già durante gli ultimi test di Barcellona e sarà molto interessante vedere come sfrutteranno al meglio le informazioni raccolte finora per affrontare il weekend di gara“.
Critiche da parte di alcuni piloti, da Alonso in particolare, mentre Vettel si è mostrato più incuriosito che preoccupato.
“I piloti hanno tutto il diritto di avere le loro opinioni in merito. Tuttavia, ci siamo sempre rapportati con team e l’organizzatore, sapendo che tengono in alta considerazione l’opinione del pubblico. Le istruzioni che abbiamo ricevuto stavano nell’avere almeno due pit stop a gara, e in qualche situazione addirittura tre, in modo da aumentare le occasioni di sorpasso in pista. L’unica maniera per ottenere questo risultato era aumentare volontariamente il livello di degrado delle gomme, se no si tornava al punto di partenza. C’è da dire che, sotto molti aspetti, realizzare gomme con un degrado artificiale superiore non è in linea con la nostra filosofia aziendale visto che i nostri prodotti da strada sono studiati per avere la massima durata possibile. Ma quando si tratta di gomme per la Formula Uno, il discorso cambia notevolmente perchè in questo caso la parola d’ordine è dare spettacolo, oltre ovviamente a fornire un componente fondamentale per correre in pista. Di fatto, per noi sarebbe molto più facile produrre gomme che durino per l’intera durata del weekend di gara piuttosto che per un centinaio di chilometri. Ma a quel punto, dove sarebbe il divertimento?“.
Sei nuovi colori per distinguere le varie mescole, le gomme saranno le grandi protagoniste della prossima stagione, decidendo con le varie strategie GP e mondiale?
“Personalmente credo che di tutte le novita’ della stagione, dall’alettone mobile al KERS, le nuove gomme saranno quelle che avranno l’impatto maggiore. Dopotutto sono l’unico punto di contatto tra la monoposto ed il tracciato. Grazie alle specifiche caratteristiche dei nostri pneumatici, team e piloti dovranno prestare maggiore attenzione al fattore gomma. Non solo dovranno sviluppare la necessaria abilità per utilizzare al meglio le nuove coperture ma dovranno anche sforzarsi di essere più creativi nel mettere in atto le future strategie di gara. Dopotutto, visto che una parte molto importante del lavoro di un pilota sta nel gestire in maniera efficiente ed efficacie le proprie gomme, avere pneumatici con nuove caratteristiche darà la possibilità ai piloti di far emerge le loro abilità in questo campo“.
Saranno gare vivacizzate dai tanti cambi o si rischia di rendere caotiche le gare?
“Quando ci siamo avvicinati alla Formula Uno l’anno scorso ho chiesto ai team Principals cosa volessero dalle gomme e uno di questi mi ha risposto ‘Canada’ in riferimento al Gran Premio del Canada, una gara fantastica caratterizzata da molti pit stop. Questo aneddoto credo sia molto indicativo di quello che la gente pensa e vuole. Sono in molti a credere che una gara con un maggior numero di pit stop sarà molto più avvincente, un elemento in più che stiamo cercando di mettere in pista. Ovviamente, stiamo lavorando in una finestra molto stretta lato performance della gomma per cui se sara’ necessario agiremo sulle mescole anche se il nostro obiettivo è di contribuire in maniera importante allo spettacolo della gara“.