L’ex campione del mondo di Formula 1 Nelson Piquet e il figlio Nelsinho, sono stati coinvolti in uno scandalo di riciclaggio di denaro, attraverso la federazione di automobilismo dello stato brasiliano del Cearà. Lo ha reso noto oggi il maggior settimanale brasiliano, “Veja“, secondo il quale l’ex campione avrebbe ammesso di aver trasferito per mezzo della Fca 5,2 milioni di real (pari a circa 2,9 milioni di euro) sui conti all’estero del figlio Nelsinho tra il 2005 e il 2008.
“Ho potuto farlo perché ho ottimi rapporti con la federazione del Cearà“, ha commentato Piquet, che adesso è finito sotto inchiesta per evasione fiscale e traffico di valuta. L’inchiesta é stata aperta dalla polizia federale brasiliana che ha scoperto che attraverso la Fca sono passati tra il 2004 e il 2008 oltre 51 milioni di real, anche se gli investigatori ritengono che diverse operazioni sottobanco potranno ancora emergere nel tempo.
Nelsinho Piquet, va ricordato, finì al centro del famoso caso-Singapore, per l’incidente auto-provocato ad arte nel GP del 2008 per agevolare la vittoria finale di Fernando Alonso, all’epoca suo compagno di squadra nella Renault. Il Consiglio Mondiale attraverso una sentenza decise per la sospensione di due anni con la condizionale per la scuderia Renault (che solamente due settimane fa ha ammesso di aver rivolto “accuse infondate al pilota” ed ha accettato di pagare a Piquet padre e figlio una congrua somma di denaro “come risarcimento della diffamazione e dei costi derivati“), la radiazione per l’ex team manager Flavio Briatore, mentre per Nelsinho è stata confermata l’immunità da sanzioni per la sua collaborazione. Squalifica di cinque anni invece per il direttore tecnico Pat Symonds.