Una lotta tra Monza e Roma: ecco in cosa siamo stati capaci di trasformare dopo la proposta di organizzare un Gran Premio nella città eterna. Recentemente, il boss della Formula 1, Bernie Ecclestone ha espresso più di un dubbio a proposito e anche il numero 1, Luca Cordero di Montezemolo si è opposto al progetto. “Per il futuro vedo una Formula 1 in cui ci sia al massimo un gran premio per ogni paese. Non di più. I calendari sono troppo lunghi e le difficoltà economiche degli organizzatori eccessive“, ha dichiarato il boss di Maranello. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, però, non molla la presa. “Ho parlato con il presidente Luca Cordero di Montezemolo che mi ha ribadito di non aver espresso nessuna contrarietà a disputare il Gran Premio speciale di Formula 1 a Roma –ha fatto sapere attraverso una nota Alemanno -. Mi ha spiegato che le sue frasi riportate oggi dalla stampa erano da considerarsi un riferimento agli orientamenti delle case costruttrici la cui tendenza generale è quella di non disputare più di un Gran Premio nazionale per ciascuno Stato o comunque di aumentare il numero annuale delle gare. È ovvio, quindi, che, trattandosi per Roma di un Gran Premio speciale e su circuito cittadino, questo ragionamento non vada applicato”.
L’OPPOSIZIONE DELLA LEGA – Ammesso e non concesso che Alemanno e Montezemolo siano riusciti a chiarirsi, il sindaco di Roma avrà bisogno come minimo di altre armi, per raggiungere il suo obiettivo e convincere gli oppositori. Ne è convinto anche Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani che si è posto proprio quest’interrogativo: “Cemento al posto del verde, sperpero di soldi pubblici e adesso anche il no targato Ferrari. Ad Alemanno servono davvero altri elementi per rimettere nei box l’assurda ipotesi di un Gran premio a Roma?”. “Le parole di Montezemolo sono chiarissime – ha proseguito Grimoldi -. Alla Ferrari non interessa avere una seconda gara in Italia. Va più che bene Monza, con il suo carico di storia e di spettacolarità. Il sindaco di Roma ha giurato che avrebbe fatto un passo indietro se avesse avuto prove che una gara all’Eur avrebbe danneggiato Monza: questa è una conferma. Dire che in un Paese non c’è spazio per due competizioni, significa che una delle due sarebbe di troppo. Alemanno è ancora in tempo per evitare figuracce: ammetta che il progetto di Flammini è bello, ma purtroppo non si può fare. Eviterà di deturpare il quartiere dell’Eur, di scatenare rivolte popolari, di sprecare inutilmente soldi pubblici e di mettere in crisi il patrimonio di Monza”.
CONTRARIO ANCHE IL PD – Prende posizione anche il deputato lombardo del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei. “Alemanno non convince. Due Gp di Formula 1 in uno stesso Paese non possono convivere. E non basta mettere davanti la parola ‘speciale’ per pretendere di realizzare una gara a Roma. Il Gp d’Italia rimane Monza. Monza è la tradizione della Formula 1 nel nostro Paese, e noi del Pd non ci stiamo a svenderla. La Lega si svegli e capisca che i colonnelli romani del Pdl giocano a sfilarci la Formula 1″, ha affermato.