“Ad Alonso, per la sua prima stagione in Ferrari, do 9 e mezzo“. Luca Cordero di Montenezemolo avrebbe preferito dare un bel 10 al pilota spagnolo, ma nello sport alla fine bisogna portare a casa i risultati e l’ex campione del mondo li ha soltanto sfiorati. “Anche lui purtroppo non ha vinto – spiega Montezemolo in un’intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport 24 -, ma la sua è stata una stagione eccezionale dal punto di vista delle prestazioni, oltre che sotto l’aspetto caratteriale e dei rapporti con la squadra“. Dal “possibile dieci” di Alonso, al 7- per Felipe Massa. “Da un po’ abbiamo questo problema dei fratelli che arrivano ad un certo punto della stagione – sorride Montezemolo -. È successo con Schumacher, poi con Raikkonen, quindi con Massa che ad un certo punto della stagione era un po’ stufo e ha mandato il fratello, per questo gli do sette meno“. Montezemolo infine chiude dicendo che “quando non si vince non si può pretendere il massimo dei voti, ma è stato un anno eccezionale in termini di impegno e determinazione, un anno da 8“.
Montezemolo sembra dunque aver dunque assorbito la botta di Abu Dhabi, l’errore di strategia che ha consegnato il mondiale a Sebastian Vettel. “C’è stata delusione forte, non lo possiamo negare. Dicevo con Stefano Domenicali che se avessimo fatto un quarto posto durante l’anno l’avremmo vissuto come una sconfitta. Ad Abu Dhabi ci bastava un quarto posto per vincere il mondiale, purtroppo non è andata bene. Ma dobbiamo essere realisti. È stata più cocente la delusione nel 2008, quando Felipe Massa tagliò il traguardo da campione del mondo. Quest’anno da metà gara si era capito che non lo saremmo stati. Ma siamo arrivati a batterci per vincerlo. Dal ’97 in poi, escluso il 2005 e il 2009, o abbiamo vinto o abbiamo perso all’ultima gara. Gli avversari cambiano, Williams, McLaren, Renault, Red Bull, solo la Ferrari è sempre lì. E nessuno, a giugno, avrebbe scommesso che saremmo arrivati all’ultima gara in testa alla classifica. È chiaro – prosegue Montezemolo – che c’è delusione se si perde una gara quando si tratta di tirare un rigore senza portiere. Ma sono soddisfatto. Per la squadra, e per Fernando Alonso: al primo anno con noi lavorato benissimo, ha portato ottimismo. Nessuno gli credeva quando ha detto che sarebbe stato in lotta all’ultima gara. È uno che sa lavorare, ha ovviato a una macchina che non era la migliore. Mi piacciono i piloti che stanno molto a Maranello, che fanno squadra“.