“Vedremo una Red Bull veloce, mentre la prestazione della McLaren è più difficile da prevedere. Noi della Ferrari stiamo facendo meglio a ogni gara, ed è la cosa più importante“, ha dichiarato Felipe. “Se si guarda a cosa è successo durante l’anno quando abbiamo corso su piste simile a questa, allora forse questo è un tracciato in cui la Red Bull potrebbe avere un reale vantaggio. Ma considerando i passi avanti che abbiamo fatto, non è impossibile per noi essere competitivi qui. E’ già successo che, nonostante fossero stati molto veloci in qualifica, la stessa cosa non si è poi verificata in gara e siamo riusciti a cogliere un buon risultato. Dobbiamo quindi essere pronti a combattere e prepararci al meglio in vista della gara“.
Felipe ha poi sottolineato che, sebbene oramai sia fuori dalla corsa per lottare per il titolo siano ormai svanite, ciò non avrà effetti sul suo atteggiamento nel fine settimana di gara. “Anche se non ho possibilità per il titolo, affronto ogni gara con il pensiero di provare a vincere“, ha affermato il pilota Ferrari. “E’ quello che un pilota professionista deve fare e ho sempre dimostrato tale attitudine e cercherò di farlo nelle rimanenti quattro gare. Non sono più in lotta per il titolo perché ci sono state gare in cui avrei dovuto cogliere punti importanti, e invece sono tornato a casa con niente. Esiste una serie di precisi motivi perché in alcune gare non ho ottenuto l’obiettivo che mi ero prefissato di potere e dovere raggiungere“.
Felipe è stato poi letteralmente bombardato da continue domande sul suo status all’interno della Ferrari, rispetto al suo compagno di squadra Alonso, ma il pilota brasiliano, come sempre, ha risposto con cortesia. “Non ho mai pensato di correre nel ruolo di pilota numero due, ho sempre gareggiato per vincere e per fare del mio meglio. E se mi avessero mai chiesto di firmare un contratto in cui era scritto che ero il secondo pilota, non avrei firmato“, ha spiegato Massa, prima di aggiungere con un sorriso. “Mi avete già fatto più volte questa domanda nel 2007, mai nel 2008 (l’anno in cui è arrivato vicino alla vittoria nel Mondiale all’ultima gara in calendario, ndr), quindi, in teoria, avete già una risposta“.