Proposta dalla Ferrari e da Bernie Ecclestone, l’idea di introdurre una terza vettura cliente per ogni top-team, a favore delle piccole squadre, sta creando diversi punti di vista tra i protagonisti dello sport.
Con il Patto della Concordia giunto al limite del rinnovo, deve esser intrapresa un’unica soluzione per abbassare i costi, senza distruggere lo spirito creativo della Formula 1.
ADDIO INGEGNO – Dove andrà a finire la Formula 1 del futuro è ancora un mistero che non trova punti di incontro tra i diversi responsabili delle squadre. Per ridurre i costi, Montezemolo dalla Ferrari ha sempre sostenuto che sarebbe un bene vietare ai piccoli team di progettare la loro auto. In cambio questi potrebbero comprare ad esempio una Ferrari, con il telaio dell’anno precedente e dipingerla con i loro colori.
Se è vero che questo aiuti a tagliare i costi e aumentare i redditi di chi fornisce l’auto cliente, la creatività degli ingegneri e dei progettisti andrebbe ad essere eliminata definitivamente.
La Caterham che è entrata in F1 nel 2010, non ha ancora conquistato un punto e per i motivi dovuti alla scarsa competitività è stata spesso criticata insiema a Marussia e HRT. L’amministratore delegato Riad Asmat ha detto:
Un’idea è un’idea. Siamo orgogliosi di dove siamo, di ciò che abbiamo costruito. Siamo venuti come costruttore e speriamo di rimanerci così per ora
MALCONTENTO GENERALE – Mentre Eric Boullier, team principal della Lotus, ha mostrato apertura verso questo idea, diverso è stato il comportamento della Mercedes e di altri personaggi.
Norbert Haug pensa che tale decisione possa solo creare risultati scontati in pista:
Se verrà scelta la soluzione di correre con la macchina dello scorso anno, è facile indovinare cosa succederà
Nel frattempo l’ex ingegnere di F1 Joan Villadelprat ha detto:
Questa idea mina lo spirito della F1. Abbiamo bisogno di ridurre i costi in un altro modo
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