Da martedì, giorno in cui sono iniziati i test sulla tribuna principale del circuito del Montmelò, all’altezza del box della Renault è issata una bandiera polacca con una scritta: “Robert Ni(c)kt cie nie zapasy“, Robert non sei da solo. E proprio stamane sulle condizioni di Kubica, che ha rischiato di perdere la vita nel tremendo incidente durante il rally Ronde di Andora del 6 febbraio, è intervenuto anche il medico della squadra, Riccardo Ceccarelli. “Robert sta ogni giorno meglio e recupera sia dal punto di vista fisico sia mentale – ha spiegato il dottore viareggino – per chi come noi lo conosce non è una sorpresa lo è semmai per i medici che sono estremamente soddisfatti. Questa è la notizia migliore in una situazione drammatica“. La prima domanda posta al medico, é quanto tempo ancora dovrà restare in ospedale il pilota polacco. “Questo ancora non si sa. Di certo resterà nella struttura di Pietra Ligure perché è molto ben organizzata e ci sono medici e fisioterapisti specializzati proprio sulle mani. Dunque non ha senso muoverlo da lì“. Dopo l’ultima subita per la ricostruzione del gomito, si dovrà sottoporre ad altre operazioni? “Al momento non è previsto, ma è impossibile prevederlo. Tutto sta andando al meglio, non ci sono complicazioni”. Poi qualche curiosità: ad esempio su come il polacco trascorre le sue giornate. “In sostanza facendo fisioterapia da seduto o a letto“. Infine, la domanda più scontata ma anche la notizia più attesa: quando potrà tornare invece in pista? “A questo non posso rispondere, non sono un mago. Posso soltanto dire che i chirurghi hanno fatto un ottimo lavoro e che Robert è molto forte e sta recuperando bene ma poi c’è un terzo fattore che è la natura: sarà benevola con lui o no? Questa è una domanda alla quale non possiamo rispondere. Se mi chiedete un’opinione sul decorso, non mi esprimo ma io sono ottimista“.