Fino a quando la McLaren resterà competitiva, Lewis Hamilton non si lascerà tentare dalle sirene che lo invitano a cambiare squadra. Il pilota inglese non avrebbe quindi alcuna intenzione di lasciare il team di Woking, a cui e’ legato da un contratto che scade alla fine del 2012. ”Siamo l’unica altra squadra” al di la’ della Red Bull ”ad aver vinto quest’anno. Non vedo perche’ dovrei andar via se ho a disposizione la monoposto piu’ competitiva”, ha dichiarato il 26enne pilota inglese. Hamilton fa il punto della situazione dopo il Gp del Canada: domenica a Montreal, il driver di Stevenage e’ stato costretto a ritirarsi. Soprattutto, come ha riportato il magazine Autosport, sabato sera ha incontrato Chris Horner, team principal della Red Bull. La chiacchierata che é durata non più di un quarto d’ora, ha subito alimentato diverse voci relative ad un eventuale accordo a partire dal 2013. ”Conosco tutti i manager, tutti i team principal e tantissime persone in tutte le squadre”, dice Hamilton, come si può leggere anche sul sito della Bbc. ”Conosco Stefano Domenicali”, team principal della Ferrari, ”e parliamo molto spesso. Lo stesso faccio con Norbert Haug”, numero 1 di Mercedes Motorsport, ”e con Christian”. ”Quando stavo per passare dalla Formula 3000 alla GP2 – dice ripensando all’inizio della sua carriera – ho avuto un meeting con Christian. All’epoca mi pare che lui guidasse il team Red Bull in Formula 3000. Insomma, conosco tutti e nel weekend di gara parlo con tutti”.
Chi invece ha visto nell’incontro un primo passo verso un trasferimento, è l’ex pilota di Formula Uno e della McLaren David Coulthard, che nella sua rubrica personale sul Daily Telegraph dice la sua senza mezzi termini: “Lewis ha un tremendo bisogno di cambiare aria. Forse è giunto il momento di provare qualcosa di nuovo. Dopo essere letteralmente cresciuto in McLaren Hamilton ha bisogno di lasciare quello che per lui è un nido e cercare stimoli e vittorie altrove. Spero di vederlo presto in Ferrari o alla Red Bull, sarebbe fantastico. Si toglierebbe di dosso un bagaglio pesantissimo di pressioni e responsabilità”.