Sono tante le aspettative che ruotano intorno al Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1 che si svolgerà nel prossimo weekend. Il cambio di regolamento imposto dalla FIA su mappature e scarichi, potrebbe infatti essere l’ultima spiaggia per le rivali della Red Bull di poter tentare, di mettere pressione a Vettel e provare a rimettere in discussione un mondiale che pare essere già chiuso dopo appena otto gran premi. Da Woking, Lewis Hamilton sostiene di aver trasformato ogni sentimento negativo, venuto fuori dopo il GP d’Europa, in tante sensazioni positive prima della corsa di casa a Silverstone. Dopo l’anonimo quarto posto ottenuto a Valencia, l’inglese si ripresenta dunque molto ottimista: “Sono convinto che tutti gli aspetti negativi si sono trasformati ora in positivi. Sono piuttosto realista, quindi so quello che stiamo per affrontare, ma credo che non nulla è impossibile. Il GP di Gran Bretagna sarà una vera e propria svolta, siamo entusiasti di correre lì e puntiamo ad una doppietta. Di certo, rilancerebbe lo sport britannico e solleverebbe il morale ai nostri tifosi”. Difficile sbilanciarsi come ha fatto Hamilton che, evidentemente, ci crede davvero di poter fare la differenza tra le curve di Silverstone. A caldo però, dopo Valencia, l’anglocaraibico aveva avuto un momento di sconforto guardando gli 89 punti che lo separano da Vettel, ma ha poi aggiunto: “Penso che non è mai finita, finché non è finita davvero. Siamo quasi a metà campionato, quindi c’è ancora tanta strada da fare. Se dovessimo vincere tutti gli altri GP, possiamo ancora vincere il campionato. Certo è dura colmare quel divario, ma nulla è impossibile. Vettel ha un grande vantaggio dopo otto gare, ma non abbiamo intenzione di smettere di contrastare il suo dominio. Stiamo facendo del nostro meglio e non è un caso che io e Jenson siamo gli unici ad averli battuti. Potremo vincere questo mondiale ribaltando ogni pronostico, ma dobbiamo continuare nel lavoro e nei miglioramenti tecnici”.
Formula 1, Hamilton: “A Silverstone per invertire la rotta”
di 1 Luglio 2011Commenta