Che strana la Formula 1 del 2010. Mark Webber su Red Bull ha vinto il Gran Premio di Gran Bretagna, ma c’è chi é più contento del pilota australiano: Lewis Hamilton. L’inglese, infatti, grazie al secondo posto ottenuto a Silverstone, a dire il vero piuttosto insperato dopo le deludenti qualifiche, si ritrova sempre al comando del Mondiale, ma ora con 18 pesantissimi punti in più, specie se si pensa che i due rivali più vicini prima della gara, Button e Vettel, sono finiti quarto e settimo. La vittoria della Red Bull, ampiamente prevista alla vigilia, dunque, é stata però firmata dall’australiano, che si é andato a riprendere quanto perso in quel di Valencia, accorciando nuovamente la classifica di un campionato che diventa sempre più avvincente: almeno in 5 piloti infatti, possono ancora vincere il titolo. E tra loro c’è anche la Ferrari dello spagnolo Alonso, oggi solo 14°, penalizzato da un via non perfetto e poi da un’ennesima discutibile penalità decisa dalla commissione. Sul podio la Mercedes di Rosberg seguito da Button, Barrichello, Kobayashi e Vettel. Per il tedesco infatti, una gara da dimenticare: dopo un fine settimana da assoluto dominatore, un problema alla partenza lo ha tagliato subito fuori dalla lotta per il podio.
Alla partenza subito tante emozioni. Webber soffia immediatamente la testa a Vettel che dopo poche curve ha pure rotto un pneumatico. Un colpo di scena, l’ennesimo della stagione, che lo ha costretto ad un precipitoso rientro ai box e di fatto a una gara tutta in salita. Mentre Hamilton si è prontamente e saggiamente accodato a Webber. Molto più interessante, invece, il duello tra le due Ferrari. Alonso, che non è partito bene (sfilato da Hamilton, Kubica e Rosberg), si è ritrovato in bagarre col brasiliano Massa che lo ha affiancato, ma ma ha finito per prendersi un colpo dalla F10 del compagno di squadra, durissimo nel difendere la sua posizione. Felipe ne ha fatto le spese rientrando ai box con la posteriore destra completamente afflosciata. Anche per il brasiliano un GP tutto in rimonta chiuso poi solo in 15esima posizione.
La gara é poi proseguita abbastanza tranquilla: troppo superiore il passo di Webber e Hamilton che in 13 giri hanno accumulato addirittura oltre 20 secondi su tutti gli inseguitori. Al punto che hanno potuto, per esempio, effettuare i loro pit stop in totale scioltezza mantenendo la prima posizione. Da segnalare comunque i sorpassi di Alonso a Kubica e di Rosberg ad Alguersuari tra il 18° e il 20° giro. Ma al 28° giro ecco l’episodio che scatenerà nuove polemiche da parte della Ferrari. La direzione gara infatti decide di penalizzare proprio Alonso per un taglio di chicane durante il sorpasso al polacco della Renault Kubica. Taglio che per la verità c’è stato, ma anche perché provocato dallo stesso Kubica con una manovra non proprio corretta. Fatto sta però, che la comunicazione è arrivata proprio quando è stata schierata la Safety car per la presenza di detriti in pista. E così Alonso ha dovuto effettuare il suo drive through dopo il rientro della vettura di sicurezza, elemento che lo ha portato praticamente in fondo al gruppo. Dopo Valencia dunque, un altro episodio duro da accettare per il Cavallino, penalizzato 10 giri dopo il fatto. Con l’aggravante che Kubica é finito anche per ritirarsi molto prima e quindi, non potendo restituire lo spagnolo la posizione (la penalità che realmente spettava a Fernando), i commissari gli hanno inflitto una punizione molto più dura. Certamente sproporzionata rispetto alle presunte colpe del ferrarista. Regolamento rispettato alla lettera, va detto, e lo stesso Alonso a fine gara ha accettato la decisione. Però è evidente che qualcosa va cambiato.
Tornando alla gara, nel finale Webber e Hamilton hanno scavato un ulteriore solco incolmabile ai danni di Rosberg e Button. mentre Vettel ha avuto il tempo di infliggere a Schumi un durissimo sorpasso e poi di rendere meno amara la giornata passando anche Sutil. Il campionato sempre apertissimo, comunque, è la notizia più importante di questo fine settimana inglese.