Il disappunto dei team di Formula 1 per il continuo sconvolgimento del calendario 2011 per il reintegro della gara del Bahrain il 30 ottobre al posto del GP d’India spostato all’11 dicembre, è stato palesato in una lettera della Fota, l’associazione dei team, a cui la Federazione internazionale, nella persona del suo presidente, Jean Todt, ha risposto oggi con un’altra missiva indirizzata ad Eric Boullier e Martin Whitmarsh: “Ho chiesto – scrive Todt – al responsabile dei Diritti Commerciali (Bernie Ecclestone, ndr) di riesaminare la sua proposta di calendario e, se necessario, a presentare una nuova proposta al Consiglio Mondiale“. Todt, in poche parole, chiarisce che la colpa per la situazione attuale non è della FIA, ma di Ecclestone, che non é risolto a risolvere la situazione prima della riunione del Consiglio Mondiale dello Sport della scorsa settimana. “Il Mondiale di Formula Uno è regolato dal Patto della Concordia, le cui disposizioni sostituiscono le disposizione del Codice Sportivo Internazionale (ISC). Sotto il Patto della Concordia, la responsabilità di impostare il calendario e di presentarlo alla FIA per l’approvazione spetta esclusivamente al titolare dei diritti commerciali (art 10 e dell’allegato 9 del Patto della Concordia). Di conseguenza, la responsabilità è del titolare dei diritti commerciali di eseguire tutte le necessarie analisi prima di presentare la sua proposta di calendario al Consiglio Mondiale (WMSC)“.
La situazione è però stata risolta sempre in giornata, dal passo indietro degli organizzatori che hanno formalizzato la propria rinuncia attraverso un comunicato. “Mentre il Bahrain sarebbe stato felice di ospitare il Gp il 30 ottobre in linea con la decisione del consiglio mondiale, è però chiaro che non possiamo rispettare quella data. Il Bahrain ha sempre cercato di svolgere un ruolo positivo nello sviluppo della Formula 1 in Medio Oriente ed aiutare altri paesi a ospitare le corse. Il Bahrain però non desidera causare l’allungamento della stagione e creare danni a piloti e team. Il nostro ruolo in Formula 1 dovrà continuare ad essere positivo e costruttivo, come è sempre stato, quindi, nel migliore interesse dello sport, non proseguiremo nell’organizzazione della gara in questa stagione. Saremo orgogliosi di accogliere squadre, piloti e tifosi di nuovo in Bahrain il prossimo anno. Ringraziamo soprattutto la FIA, la FOM, il Bahrain Motor Federation (BMF) e le squadre per tutto il supporto e la comprensione nei nostri confronti“.