Nella mattinata di oggi un’emittente polacca aveva lanciato un allarme preoccupante: secondo il network TVN 24 le condizioni di Robert Kubica, ricoverato da oltre una settimana nell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in seguito al gravissimo incidente di rally 8 giorni fa, sarebbero improvvisamente peggiorate. La televisione avrebbe infatti portato la testimonianza della fidanzata di Kubica, Edyta Wytas che avrebbe detto (il condizionale a questo punto è d’obbligo): “Le sue condizioni sono in qualche modo peggiorate sia da un punto di vista fisico che psicologico“: queste le parole della compagna di Kubica secondo la tv polacca, che pur di creare notizia e creare il caos, ha fatto girare in tutto il mondo le dichiarazioni allarmistiche sulla situazione del pilota.
La notizia però, si è ben presto rivelata essere un’autentica bufala: infatti, per il fatto che il pilota deve ancora sostenere una nuova operazione, stavolta al gomito che é uscito davvero malconcio dall’incidente, ha convinto lo staff sanitario a far restare Kubica nel reparto di terapia intensiva dove comunque sarebbe poi dovuto tornare nelle ore successive all’intervento. Il manager di Kubica, Daniele Morelli ha chiarito poi la situazione: “Sono amareggiato per queste notizie totalmente false fatte circolare dalla tv polacca, che tra l’altro hanno messo in grande agitazione la famiglia di Robert – spiega Morelli – La realtà, per fortuna, offre un quadro completamente diverso“. Questo il bollettino diffuso oggi dall’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove Kyubica è ricoverato da domenica scorsa: “Le condizioni generali di Robert Kubica sono buone. Il pilota rimarrà in terapia intensiva per altri due giorni, per eseguire un check-up completo e per evitare un altro cambio di reparto prima dell’ultima operazione. Il quadro clinico è così soddisfacente da consentire la programmazione dell’ultimo intervento chirurgico (sul gomito) il prossimo mercoledì“. Il pilota tornerà dunque sotto i ferri per la terza volta tra 48 ore. Le condizioni del giovane polacco sono definite buone dagli stessi sanitari.