“Il rombo della Ferrari e della McLaren potrebbe risuonare presto sui sette colli di Roma“. Lo ha scritto il quotidiano Milano Finanza in un articolo sull’ipotesi del Gp di F1 a Roma. “E’ questo, infatti, l’obiettivo di ‘Roma formula futuro’, un progetto di marketing coordinato dal presidente di Federlazio ed ex pilota, Maurizio Flammini. Entro il 2013 la bandiera a scacchi potrebbe quindi sventolare, oltre che a Monza, anche nella Capitale, nel quartiere Eur“, scrive il quotidiano economico, che poi si sofferma anche sulle varie iniziative che faranno da sfondo al gran premio nella capitale. “Tra queste, l’inaugurazione del museo del Motorsport, dedicato alla storia delle due e quattro ruote. Riguardo agli investimenti, messi in campo esclusivamente da soggetti privati, ammonteranno a circa 200 milioni di euro. Una parte del denaro (circa 100 milioni) verra’ destinata alla costruzione di opere e infrastrutture che successivamente saranno destinate al Comune di Roma. Oltre a subentrarne nella proprieta’, l’amm i n i s t r a z i o n e capitolina potra’ darne usufrutto ai cittadini“. Ma quali saranno i reali benefici economici del gran premio di Roma per la Capitale? Come ha spiegato lo stesso Maurizio Flammini, scrive Milano Filanza, “una volta messi a regime, gli investimenti consentiranno un ritorno pari a 1 miliardo di euro all’anno“. Anche l’occupazione potra’ avere le sue ricadute positive. Sempre secondo Flammini, “grazie a questo evento sara’ possibile creare 10 mila nuovi posti di lavoro“. Secondo il numero uno di Federlazio “lo scopo della manifestazione e dell’intero progetto che si sviluppa attorno ad esso e’ quello di attrarre nella Capitale oltre 2 milioni e mezzo di turisti, permettendo cosi’ a Roma di tornare a competere con metropoli come Londra e Parigi“. Uno scoglio che, a sentire Flammini, non dovrebbe invece essere insormontabile, e’ quello del traffico: “La gara si correra’ nella terza settimana di agosto, quando il traffico capitolino e’ inferiore al 50% e la percentuale di popolazione presente all’Eur e’ del 2%“.