“Questa settimana festeggeremo gli 800 Gran Premi in Formula 1 e i 60 anni della presenza della Ferrari nei Gp. Unica squadra che può vantare questo record“. Lo ha dichiarato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, al termine della conferenza stampa tenutasi quest’oggi, per presentare la “Partita del Cuore” presso la sede Rai in viale Mazzini a Roma. “La scorsa settimana Alonso ha fatto un’impresa incredibile partendo dall’ultimo posto e arrivando sesto. La Red Bull non è irraggiungibile, siamo secondi nella classifica costruttori e in quella piloti“.
Sempre il presidente della Ferrari, ha colto l’occasione per tornare a parlare del suo pupillo, nonché ex pilota Ferrari, Michael Schumacher, confessando di sentirne ancora oggi, ogni tanto, la nostalgia. “In certi momenti Schumacher mi manca. Abbiamo vissuto anni meravigliosi insieme: il tedesco ha dato tanto alla Ferrari, ma ha anche ricevuto tanto – ammette Montezemolo -. Devo dire che è colpa mia se gli è tornata la voglia di correre in Formula 1. Pochi giorni fa volevo chiamarlo per chiedergli di giocare per la nostra squadra di calcio. Ma siccome la squadra porta il nome della Ferrari, ho preferito evitare“.
Norme Safety Car – Intanto, dopo la querelle del Gp di Monaco, giunge notizia che la norma che vieta sorpassi in regime di safety car, applicata ai danni di Michael Schumacher dopo il Gp di Monaco di domenica (retrocesso dal 6° al 12° posto per il sorpasso giudicato illegale ai danni del ferrarista Fernando Alonso durante l’ultimo giro), sarà modificata. La Fia ha spiegato in un comunicato odierno che c’è una “mancanza di chiarezza” nella sua applicazione. L’articolo che ha portato alla sanzione del pilota tedesco è il 40.13 del regolamento sportivo, secondo il quale “Se la corsa termina mentre la safety car è in pista, la safety car entrerà nella pit lane alla fine dell’ultimo giro e le monoposto arriveranno alla bandiera a scacchi senza sorpassi“. Secondo quanto spiega oggi la Federazione “alcuni aggiustamenti a tale norma sono necessari al fine di chiarire la procedura che le monoposto dovranno seguire quando l’ultimo giro di una gara è sotto il controllo della safety car e per fare in modo che la segnalazione a scuderie e piloti sia fatta in modo più chiaro. Tali correzioni dovranno consentire di evitare il ripetersi in futuro di episodi simili a quello di Monaco“.