La Ferrari “ha il 35% di possibilità di vincere il Mondiale, il 100% di chiudere la stagione ai massimi livelli“. E’ questo il pensiero del presidente della casa di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo. Pur non dichiarandolo apertamente, dopo il successo di Singapore, il presidente crede nel successo finale molto più di quel 35% che ufficialmente ammette.
Per Montezemolo Fernando Alonso è la carta vincente, ma lo stesso ha voluto spronare anche Felipe Massa a dare il massimo. “Mi aspetto Felipe con il coltello tra i denti nelle ultime quattro gare – ha detto – voglio un Massa forte che tolga punti agli avversari. A Singapore è stato sfortunato, ma è in condizione di vincere“. E poi, per rincarare ulteriormente il concetto di fondo, ha dichiarato: “Chi corre per la Ferrari non corre per se stesso, ma per i colori del Cavallino. Chi vuole correre per se stesso si faccia una sua squadra“.
Il presidente del Cavallino ha parlato nel corso del Salone dell’Auto di Parigi: “È stata una stagione strana – ha spiegato – abbiamo vinto la prima gara, poi abbiamo avuto qualche problema sullo sviluppo della vettura“. Le vittorie di Monza e Singapore hanno ridato speranza. “Ho riflettuto su una cosa – osserva il numero uno del Cavallino – e vi invito a farlo: dal 1997, se escludiamo il 2005, abbiamo vinto il Mondiale di Formula 1 o lo abbiamo perso all’ultima gara. La Ferrari è stata sempre la squadra da battere. Abbiamo vinto otto mondiali costruttori negli ultimi dieci anni, per me era importante anche quest’anno arrivare in Formula 1 ai massimi livelli. Siamo secondi e ci giocheremo il campionato fino all’ultimo“.
Montezemolo ha infine indicato in tre le ragioni che hanno portato la Ferrari alla rimonta: “Innanzitutto – dice – la scelta di puntare su Alonso si è rivelata giusta. È fortissimo e molto vicino alla squadra, si è saputo integrare dal primo giorno nonostante le perplessità di qualcuno. La seconda è lo spirito di determinazione della squadra che non è mai abbattuta e disunita, ha dimostrato una grande capacità di reagire e di lottare e sa vincere anche sotto pressione. La terza è avere puntato anche su persone come Domenicali e Costa che si sono rivelate fondamentali“.