La Germania e le polemiche seguite al sorpasso facilitato per una sua scelta personale di voler favorire il compagno di squadra Fernando Alonso sembrano già dimenticate. Felipe Massa ha infatti la mente rivolta al Gran Premio di domenica, dove il pilota brasiliano tornerà all’Hungaroring, a Budapest, dove un anno fa rischiò di morire in un clamoroso incidente in cui venne colpito da una molla saltata dalla Brawn di Rubens Barrichello. Ma a differenza di quello che molto potrebbero pensare, il pilota brasiliano non vede quell’episodio come un evento da dimenticare. Anzi. “Quella è la città dove sono rinato – spiega il brasiliano al Corriere dello Sport – perchè alla fine, dopo quello che è successo, è stata una rinascita. In questo sport il rischio dell’incidente esiste ed è sempre in agguato ma a me è succcessa una cosa diversa, incredibile. Nell’istante sbagliato ero nel posto sbagliato, ma evidentemente non era il mio momento di morire. Prima pensavo che certe cose accadono sempre agli altri, poi muori e rinasci e ti accorgi che devi avere più rispetto per la vita tua e quella degli altri, perchè non è una cosa scontata“. Il pilota della Ferrari ha poi anche spiegato che andrà in ospedale per salutare tutti i medici che in quei giorni lo curarono e si presero cura del suo futuro: “Ho un debito di gratitudine con chi mi ha aiutato e poi incontrerò i commissari di pista ma non andrò su quella curva, non mi dice nulla. In fondo ho trovato sulla mia strada una molla che non doveva essere lì“.
Intanto però, se Massa sembra aver messo una pietra sopra per il bene della squadra alla vicenda del sorpasso di Alonso, c’è qualcuno che prorprio non riesce a farsi scendere l’amaro calice. “E’ stato deplorevole, è un peccato che la Ferrari abbia preso questa decisione. E’ stato chiaro che si è trattato di un ordine di scuderia”. Luiz Antonio Massa, padre di Felipe, ha commentato così il sorpasso di Alonso nel Gp di Hockenheim. “Come ogni buon impiegato Felipe deve obbedire al boss. Vi è una gerarchia e lui ha eseguito gli ordini dimostrando lealtà“.