Quando mancano appena quattro gare al termine del Mondiale, la lotta al vertice per la conquista del titolo iridato è quanto mai avvincente, e in vista del rush finale si annuncia una battaglia entusiasmante. Tra l’altro, gli ultimi successi di Fernando Alonso hanno riacceso le speranze del Cavallino, che ad un certo punto della stagione, pareva destinato a guardare da spettatore (di Red Bull e McLaren, si intende) il duello alla testa della classifica.
Ma ben presto l’euforia per la doppietta Monza-Singapore, ha lasciato spazio alle frecciatine di Felipe Massa, che ha fatto sapere a chiare lettere di non voler fare la fine di Barrichello. In altre parole, il brasiliano non intende recitare il ruolo di secondo pilota. Pertanto “aiuterò Alonso in questo rush finale ma non ho intenzione di correre e lottare per il secondo posto. Fernando è molto forte sicuramente, ma non è migliore di altri miei compagni di squadra che ho avuto in passato”. Subito è giunta la risposta della Ferrari per bocca del suo presidente, Luca Cordero di Montezemolo: ““Felipe è e resterà sempre un primo pilota” – ha voluto rassicurare il n° 1 della Rossa.
Ad ogni modo, oggi è giunta anche la replica di Alonso, che ha mostrato di non aver gradito più di tanto le esternazioni di Massa. “Se mi aiuti bene, altrimenti me la cavo da solo” – è stato in sintesi l’Alonso-pensiero. “Se faccio bene come a Monza l’aiuto di Felipe non è fondamentale” – ha detto infatti il ferrarista ai giornalisti – “Non è stato fondamentale a Singapore, e tutto l’aiuto di Felipe non sarebbe bastato a Spa“. Tuttavia, ha aggiunto, “se entrambi facciamo bene togliamo punti agli avversari“. Proprio come pensa Montezemolo: se a Massa gli si dice che non è secondo a nessuno, potrebbe finire per caricarsi e aiutare Alonso. Che in questo momento è la sola cosa che conta.