In pochi se lo aspettavano, ma in tanti lo avevano intuito dopo la sessione delle qualifiche: per la Ferrari il suo ottocentesimo Gran Premio di Formula 1, non sarebbe stato qualcosa di piacevole. Ora, dopo il settimo e l’ottavo posto finale, la parola d’ordine è una soltanto: reagire. Ora tutti in casa Ferrari vogliono guardare avanti e puntano ad una ripresa che sia il più rapida possibile. Le prospettive, però, non sembrano essere rosee per la casa del Cavallino. Sia perché le scuderie rivali vanno forte (vedi McLaren e Red Bull), vuoi perché lo sviluppo della macchina, sembra procedere senza una precisa direzione. Lo dimostra il fatto che la F10 è andata bene a Monaco dove invece si pensava avrebbe faticato ed è scomparsa in Turchia dove, al contrario, si credeva avrebbe ben figurato.
L’accusato principale del momento per questa ennesima debacle della Ferrari è il sistema F-Duct. Non ha dato i risultati sperati ed ha sottratto tempo prezioso ad altri tipi di sviluppo. Il paradosso è stato infatti sotto gli occhi di tutti: a Montecarlo, dove non c’era, la Rossa aveva il potenziale per vincere o quantomeno per stare in scia alle Red Bull. In Turchia solo problemi e neanche velocità di punta elevate. La qualifica è stata negativa. La gara pure, dato che le vetture di Massa e Alonso sono sembrate lontanissime a McLaren e Red Bull anche come passo.
“E’ stato sicuramente un weekend molto negativo per noi – ha detto il team principal Ferrari – Non abbiamo avuto la prestazione che ci aspettavamo e siamo stati nettamente inferiori alle due squadre che hanno dominato la scena qui in Turchia. Eravamo al livello del secondo gruppo di piloti”, ha aggiunto Domenicali. Secondo il capo della gestione sportiva è stata la qualifica a condizionare anche la corsa. “Ora dobbiamo fare un passo avanti per recuperare il deficit di prestazione: i nostri tecnici sono bravi e preparati, lo hanno dimostrato tante volte e sono sicuro che sapranno farlo ancora, migliorando il rendimento della F10. Stiamo entrando nella fase cruciale del campionato e dobbiamo fare di tutto per affrontarla nella maniera migliore”, ha concluso l’imolese. Quello che preoccupa i tifosi è l’aver percepito una totale confusione nella ricerca della prestazione.
Ora il prossimo obiettivo è fare il meglio possibile nel prossimo GP del Canada. Lì, si dice, la Ferrari potrà ben nuovamente figurare. Chrys Dyer, un nome che la dice lunga, vuol comunque vedere positivo a tutti i costi: “Considerate le posizioni delle nostre due macchine sulla griglia di partenza, questo è un risultato accettabile. Felipe è rimasto sempre nel traffico e non ha mai avuto la possibilità di sorpassare chi gli era immediatamente davanti. Fernando ha fatto una buona gara, guadagnando qualche posizione grazie alla strategia ed effettuando un bel sorpasso su Petrov nel finale”.