Formula 1 2012, ennesima multa per la Force India di 650.000£

Arriva un’altra stangata per il team indiano di Vijay Mallya. La Corte Suprema ha ordinato che entro 14 giorni dovranno essere pagate 650.000 sterline in favore della parte lesa sulla diatriba del caso Aerolab per coprire tutti i costi legali.
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I soldi andrebbero in parte allo chief technical office Mike Gascoyne, mentre il restante alla società madre della Caterham, la 1Malaysia Racing Team. Questa somma andrà così a sommarsi alla precedente multa che il team indiano deve pagare sempre in favore degli stessi interessati che ammonta a 708.000£.


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IL CASO AEROLAB – Tutto nacque per un problema di proprietà intellettuale lanciato dalla Force India nei confronti della Caterham. Secondo il team indiano, durante dei lavori presso la galleria del vento della Aerolab, il team malese, l’allora Lotus ed oggi Caterham, utilizzò dei disegni di proprietà della squadra di Mallya.

Da allora tutto venne trascinato in tribunale con un finale a favore della squadra di Tony Fernandes assolta dalle accuse. Ma nonostante un giudice avesse riconosciuto dei danni a favore della Force India per un valore di 21.000£, il team con sede a Silverstone fece ricorso per chiedere un aumento della somma.

Perso anche questo appello, Mallya sarà costretto a pagare per le spese legali 650.000 sterline, di cui 400.000 sterline a Mike Gascoyne e 250.000 sterline alla 1Malaysia Racing Team. Quest’avventura per la Force India è costata in totale 1.350.000£.

Spiacevole notizia per Mallya che sicuramente non vive tempi favorevoli per potersi permettere queste spese. Egli è uno degli uomini indiani più ricchi del suo paese, possiede anche altre aziende oltre al team di F1, come la società aerea che effettua voli in tutto il mondo verso appunto l’India. Purtroppo questa compagnia aerea ha recentemente accusato dei problemi a fronte di debiti non pagati, scosse che hanno trascinato i segni di instabilità economica al team di F1, costretto a vendere delle azioni al Gruppo Sahara.

Photo credits | Getty Images

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