Al risveglio dopo la brutale aggressione subita a Londra nei pressi del suo ufficio, Bernie Ecclestone (80 anni) accusa ancora diversi dolori sparsi su tutto il corpo, ma vuole comunque raccontare con precisione quanto accaduto. Secondo la versione diffusa ieri alla stampa, i quattro rapinatori avrebbero picchiato lui e la sua compagna Fabiana Flosi per poi scappare con un bottino inizialmente stimato in circa 200 mila sterline. Il patron della F1 – che ha rilasciato un’intervista esclusiva al “Daily Express” – racconta scendendo nel dettaglio l’accaduto: “Non è così. Non vado mai in giro con tanti soldi in tasca e oggetti di valore, hanno preso i nostri orologi e qualche gioiello, ma non hanno ottenuto nulla”. Ecco poi l’attenta ricostruzione dei fatti: “Ho posteggiato la mia vettura e all’improvvisio sono stato aggredito da quattro ragazzi, non ho avuto il tempo di avere paura né di reagire. Mentre ero a terra ho sentito Fabiana urlare e chiedere aiuto, sono stato colpito con pugni e calci alla testa e ho perso conoscenza. Quando mi sono ripreso, c’era sangue dappertutto, mi usciva dalla testa, ma è andata bene, sono stato fortunato. E’ stata un’aggressione stupida, non c’era bisogno di picchiare, se me lo avessero chiesto avrei consegnato tutto, hanno strappato gli orecchini di Fabiana, potevano averli in pochi secondi”. Nonostante non sia stata la prima aggressione per rapina subita in carriera, Ecclestone continuerà a non ricorrere a guardie del corpo personali, infatti ha concluso: “Ho fiducia nella polizia che anche ieri è stata grande”.