Formula 1, dopo i diffusori, vietata anche la regolazione della centralina. La Red Bull: “Favoriscono la Ferrari”

La casa austriaca con le ali della Red Bull sta dominando anche l’attuale Mondiale ed il campionato di Formula 1 potrebbe rischiare di chiudere i battenti anzitempo. Cosa che, ovviamente, non trova riscontri favorevoli nell’establishment della Fia che, dopo aver vietato all’inizio di questa settimana l’uso dei ‘diffusori Red Bull’ a partire dal Gran Premio del prossimo 10 luglio, ha ora anche deciso di bandire le regolazioni della centralina tra la sessione delle qualifiche e la gara già a partire dal weekend del GP a Valencia. In pratica, la mappatura potrà essere cambiata solamente durante il primo pit stop. La reazione stizzita della Red Bull non si é fatta attendere: “Favoriscono la Ferrari“. E’ chiaro che la federazione non è e non potrebbe mai essere contro una scuderia come la Red Bull, ma sembra che la FIA voglia quantomeno allungare i tempi dell’assegnazione del titolo piloti e del titolo costruttori, cercando ogni piccolo stratagemma per rendere il più avvincente possibile la seconda parte della stagione. E’ questa la linea sposata da Todt e Ecclestone, da sempre alla ricerca del maggior spettacolo possibile nel Circus. E così, Chalie Whiting, direttore tecnico federale, magari anche sotto il suggerimento degli altri team, ha pensato un’altra limitazione per compliare i piani della scuderia austriaca anche durante la sessione delle qualifiche, dove sino ad ora le due Red Bull l’hanno fatta da padrona, centrando un en plein imbarazzante: 7 pole su 7. Infatti, vietando le modifiche della mappatura della centralina dalle qualifiche al primo pit stop in gara, chi opterà per una regolazione “spinta” per cercare la pole sarà poi costretto in gara a sottoporsi ai rischi di consumo di carburante e di affidabilità del motore.

I tecnici del team austro-inglese, e non solo loro a dire il vero, avevano infati intuito che lavorando sulla mappatura della centralina si poteva recuperare al massimo il gas che fuoriesce dai tubi di scappamento, anche durante una frenata e non solo in accelerazione, in modo tale da regalare stabilità alla vettura in ogni tratto del circuito. Per questo motivo, la lettera giunta martedì a tutti i team contenente la nuova norma non ha fatto di certo contenta la Red Bull, che ha palesato tutta la sua contrerietà attraverso il portavoce Helmut Marko. “Se gli altri non riescono a copiarci, allora chiedono di bocciare le nostre idee. Una simile decisione a stagione in corso è strana e desta sospetti. La Ferrari è sicuramente favorita e questa decisione sembra essere stata presa per darle un vantaggio“, ha dichiarato Marko.

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