Per la Scuderia Ferrari è stata una notte brevissima e non delle più serene. Da domani si gira, prima due giorni con i giovani piloti, come il neocollaudatore Jules Bianchi – poi, venerdì e sabato, test con le nuove gomme Pirelli, che saranno provate da Massa e Alonso. “Quello che è successo ieri pomeriggio è stato un episodio negativo ma non può cancellare tutte le cose positive che si sono viste in questa stagione” – ha detto Domenicali alla sua partenza da Abu Dhabi – “Se siamo tornati a lottare per l’iride fino all’ultimo lo dobbiamo alla bontà del lavoro che avevamo iniziato già alla fine dello scorso anno sulla macchina del 2010, alla coesione e alla capacità di reazione che abbiamo dimostrato nei momenti più difficili di questa stagione. Poi è come quando si arriva alla finale della Coppa del Mondo di calcio e si va ai rigori: se si mettono dentro tutti e cinque i tiri sei un eroe, se ne sbagli qualcuno sei un somaro.. Dovremmo saper accettare che lo sport è fatto di vittorie e di sconfitte e chi lavora nel nostro mondo lo sa bene. È in questi momenti che i veri sportivi sanno trarre le energie per ripartire e guardare al futuro, con forza e determinazione”.
“Non dobbiamo dimenticarci che di fronte avevamo una macchina migliore della nostra, su questo non ci sono dubbi” – prosegue Domenicali – “Ieri abbiamo semplicemente fatto alla Red Bull un regalo ma non è che il campionato lo abbiamo perso qui o, almeno, soltanto qui. Potrei citare altre gare dove abbiamo lasciato per strada punti pesantissimi, senza contare Gran Premi come quelli di Valencia e Silverstone dove certo ci sono stati degli episodi sfortunati. È facile imprecare contro chi sbaglia il rigore all’ultima giornata di campionato ma, magari, qualcun altro si era mangiato un gol clamoroso alla prima partita: i punti valgono sempre uguale, all’inizio e alla fine della stagione. Abbiamo lavorato tanto in questi dodici mesi e i risultati si sono visti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto, anche se è chiaro che i primi a non essere contenti di non aver vinto siamo proprio noi. Ci sono delle aree su cui dobbiamo migliorare, penso soprattutto alla competitività della macchina che deve sicuramente crescere. I nostri tecnici lo sanno bene e da loro mi aspetto una reazione importante. Sul fronte dell’affidabilità credo che abbiamo fatto dei buoni passi avanti: le iniziali preoccupazioni sul fronte motore sono state gestite nella maniera migliore tanto che abbiamo concluso la stagione in una condizione simile a quella dei nostri principali concorrenti”.