Il terzo appuntamento della stagione in F.1 é in programma domenica sulla pista di Shanghai, dove si correrà l’ottava edizione del Gran Premio della Cina. Dopo questa tappa in Oriente, le squadre torneranno in Europa e dopo una pausa di due settimane, torneranno in pista nel debutto dei motorhome nel Gran Premio di Turchia a Istanbul. Nel frattempo, il lavoro di sviluppo della 150° Italia procede senza soluzione di continuità, dopo che le prime due gare di Melbourne e Sepang, non hanno affatto portato risultati soddisfacenti per la Scuderia Ferrari Marlboro. Non è un caso che il Team Principal Stefano Domenicali, il Direttore Tecnico Aldo Costa e il suo vice Pat Fry, siano partiti già domenica sera da Sepang alla volta di Maranello per seguire passo dopo passo tutte le attività in corso. “Dobbiamo capire perché in qualifica la nostra prestazione non è all’altezza dei migliori – ha detto Stefano Domenicali al sito di Maranello – E’ vitale reagire immediatamente perché sappiamo come le cose possano mutare velocemente in Formula 1. Da un punto di vista strategico, la nostra gara a Sepang è stata positiva: le scelte fatte si sono dimostrate corrette e il bottino di punti inferiore al potenziale è stato determinato da altri problemi. Strategia e ritmo di gara sono in questo momento due voci in attivo”.
POSITIVE LE PRESTAZIONI DEI PILOTI MASSA E ALONSO – Anche il giudizio sui piloti è positivo: “Felipe ha guidato ad alto livello, dimostrando di essere tornato in forma, e Fernando è stato sempre all’attacco, il che è sempre buono per un pilota. In fabbrica dobbiamo dare un’accelerazione per capire le ragioni della nostra mancanza di prestazione. Dobbiamo lavorare tanto per anticipare gli sviluppi, in particolare sull’aerodinamica, che resta il fattore. Cercheremo di avere qualcosa già in Cina ma siamo consapevoli che dobbiamo capire perché i dati della galleria del vento non corrispondono a quelli che abbiamo visto in pista. Se non avremo un’idea chiara, allora dovremo dare una sterzata allo sviluppo della macchina. L’altro fattore importante è continuare a capire come si comportano le gomme per cercare di usarle nella maniera migliore perché in Malesia abbiamo visto che usare gli pneumatici nel modo giusto fa la differenza. Per quanto riguarda il KERS per noi è uno strumento utile per la prestazione. In gara, può essere utilizzato sia come arma difensiva che offensiva: sicuramente è un elemento che rende il nostro sport ancora più interessante”.