Se nella Formula 1 si ragionasse come nel mondo del calcio, molto probabilmente Stefano Domenicali sarebbe stato esonerato dopo aver perso il Mondiale all’ultima gara, perché il ruolo del team principal, nel mondo dei motori, può essere paragonato a quello di un allenatore. “Grazie a Dio la F.1 non è il calcio e non mi hanno esonerato – afferma Domenicali in una intervista a La Repubblica – A tagliare ci vuole un secondo, per ricostruire servono anni. Ma un team principal è qualcosa di diverso. Questa è un’azienda e io devo gestire sotto ogni aspetto e non solo quello sportivo. Dopo Abu Dhabi ho pensato alle dimissioni, però resto perché credo di essere quello che meglio può capitalizzare tutto il lavoro di questi mesi. Non sono attaccato alla sedia. Però sono giunto alla conclusione che dimettermi sarebbe stato un errore”.
La Ferrari e Domenicali dunque, ripartono con tanta voglia di cancellare la beffa di Abu Dhabi e tornare vincere nel 2011. “L’errore ha prodotto effetti devastanti – spiega – ma in una gara normale sarebbe stato un errore normale. Ora bisogna evitare di buttare a mare tutto”. Qualche parola espressa anche su Felipe Massa, e sul rendimento alquanto basso e incostante mostrato nell’ultima stagione da parte del pilota brasiliano: è ancora un pilota adatto per la Rossa? È sempre lo stesso dopo l’incidente in Ungheria che gli è quasi costato la vita? “Abbiamo fatto tutte le verifiche del caso. Felipe è un uomo e un pilota perfettamente integro. Si lamenta molto perché cerca scuse mentali, ma sa benissimo che non può permettersi un’altra stagione come questa”.
Quali saranno gli avversari del 2011? Non bisogna essere dei veggenti per rispondere le Red Bull e le McLaren, ma attenzione anche alla crescita della Mercedes. “Oltre alla Red Bull, che ha vinto e parte favorita, tornerà una grande McLaren; lì davanti ci sono sempre stati ed Hamilton è un pilota eccezionale. Poi mi aspetto anche la Mercedes: ha investito troppo per permettersi un’altra stagione come quella scorsa. L’avversario più temibile? Vettel. La chiave del 2011? In pista dovremo abituarci a una piccola rivoluzione, non sarà più così automatico che chi parte in pole abbia la strada spianata per la vittoria. Saranno importanti le strategie”.