Formula 1, dal 2013 via ai bolidi elettrici

Siete stanchi del Kers, degli infiniti di bottoni e leve e della Formula noia? Jean Todt vuole trovare nuove soluzioni. Via al rumore, alle tecnologie e al consumo: dal 2013 infatti, semaforo verde per la nuova categoria delle monoposto spinte da motori elettici. Se non ci credete, ascoltate le parole di Jean Todt al magazine tedesco “Auto, motor und sport“: “”Gli ultimi dati fanno registrare un calo di telespettatori. La gente ha molti altri modi di trascorrere il tempo libero ed è per questo che dobbiamo chiederci ogni giorno come possiamo migliorare lo spettacolo. Gare come il Gp di Abu Dhabi che ha chiuso la stagione 2010, dove non si potevano effettuare sorpassi, non sono accettabili“. Poi l’idea: “Un giorno i governi vieteranno un certo tipo di automobili o motori e la Fia dovrà dimostrare che il mondo dei motori ha preso in considerazione questo problema. Dobbiamo anticipare i tempi, altrimenti qualcuno un giorno dirà che abbiamo utilizzato troppo combustibile o che inquiniamo troppo l’ambiente. Vogliamo avere al più presto nuove categorie con nuova energie e tutto quello che potremo fare in giro per il mondo, lo faremo”. L’idea di Todt è quindi molto chiara: aprire le porte alle nuove energie. La categoria in questione, le monoposto elettriche, formeranno una serie a parte e parteciperanno, almeno all’inizio, disputando competizioni parallele all’attuale Formula Uno. Verranno insomma inseriti in calendario, prima delle gare ufficiali, le gare dei bolidi elettrici. Una trovata che per adesso lascia non pochi dubbi, anche perché è fondamentale trovare sponsor, tanti sponsor per rendere credibile, e soprattutto fattibile l’iniziativa. Jean Todt ci credefermamente e si affida proprio alle novità per far crescere il mondo delle corse e dare un peso al suo mandato. Importante per Todt trovare l’appoggio dei principali team. Se Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes accettassero di partecipare alla categoria sarebbe sicuramente un successo. Per adesso è solo un’idea ma prepariamoci a sentirne delle belle. Anche dal versante Ecclestone.

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