Spieghiamo come si guadagna in Formula 1


I soldi fanno i soldi ed i pidocchi fanno i pidocchi” questo detto antichissimo è perfettamente applicabile al mondo della Formula 1, sul tema inerente alla remunerazione che le varie squadre percepiscono a termine stagione.

Basti fare l’esempio della Williams per capire tutto. Questo team in passato era uno tra i più forti ed attirava diversi sponsor, poi purtroppo ha subito un calo spaventoso e proprio in questo 2011 ha toccato il fondo con prestazioni al dir quanto pessime.

Dunque poco successo pochi soldi, ma è anche vero che pochi soldi non portano al successo, in quanto la macchina necessita studi ed investimenti monetari con una particolare costanza.

Il guadagno maggiore per un team di Formula 1 arriva dai media, quindi chi riesce ad attirare più sponsor attraverso il successo riesce anche a guadagnare di più e allo stesso tempo a rendere la sua disponibilità pubblicitaria più esclusiva.


Poi c’è chi guadagna attraverso la tecnologia, il modo più semplice è quello di vendere quest’ultima ad i team clienti, un esempio è la Ferrari che vende i propri motori a team come Sauber e Toro Rosso.

Ed infine ecco svelato un segreto di come vengono ripartiti i soldi che puntualmente ogni anno il gruppo di Formula 1 ripartisce tra i suoi protagonisti. Tutto questo è gestito da un documento chiamato “Schedula 10 del patto della Concordia”.

Questo documento prevede un fondo che viene successivamente ripartito, ma quali sono i criteri? Un fondo ogni anno viene ricavato e già il 2,5% di questo viene dato alla Ferrari, perché essa rappresenta il team più storico ed importante dello sport. Tutto il restante viene diviso in due parti, la prima parte viene distribuita tra le squadre in base ai loro risultati storici, mentre l’altra parte è divisa in base ai risultati correnti. La squadra vincente guadagna circa il 20% del montepremi.

Photo credits | Getty Images

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