Dopo la vittoria ottenuta in Ungheria, Jenson Button si presenta con un grande sorriso nella sala stampa in cui risponde alle consuete domande dei giornalisti nel day after di casa McLaren. Il pilota inglese, dopo aver azzeccato la scelta di rimanere in pista con soft e quindi non seguire il consiglio del collega Hamilton di montare intermedie, si dice sicuro delle possibilità iridate del suo team e lancia la sfida alla Red Bull e al campione in carica Sebastian Vettel: “E’ un buon periodo per noi e le ultime gare hanno dato ragione al nostro programma di crescita. Abbiamo lavorato tanto e queste ultime vittorie non possono non dare quel pizzico di grinta in più per concludere nel migliore dei modi la stagione. Peccato per quei problemi di affidabilità che hanno rovinato la mia stagione ma sono sicuro che adesso la Red Bull si dovrà preoccupare. La McLaren sta arrivando e speriamo nel giro di poche gare di ritrovarci in scia a Vettel. Io se fossi in lui comincerei a preoccuparmi. Non sarà una passeggiata il suo mondiale“. Parole forti che confermano il momento crescita della McLaren. Il campionato, secondo Jenson Button non è ancora chiuso.
HAMILTON, PROBLEMA DI TESTA – Intanto, ancora una volta quando si trova nelle vesti di favorito, Hamilton ha fatto “cilecca“. Il problema per Lewis, appare soprattutto mentale: il pilota inglese rende infatti molto meglio quando non ha eccessive certezze, come se avere coscienza del fatto di non possedere una vettura perfetta, lo porti a rischiare qualcosina in più e a dare in pista il 101%. Analogo atteggiamento, ad esempio, Lewis lo ha avuto sia a Monaco che in Canada. Con una Mclaren perfetta nel Principato ha fatto una serie di errori clamorosi sia in qualifica che in gara. Stesso identico copione a Montreal, dove ha anche provato a mandare fuori pista il compagno di team Button. Anche e soprattutto per questi “colpi di testa” gli inglesi, che pur lo amano moltissimo, non gli perdonano la mancanza di amplomb britannico.