Il patron della Formula 1, Bernie Ecclestone compie domani 80 anni, e ovviamente ci si domanda da tempo su chi sara’ il suo successore alla guida del circus della Formula Uno. Chi ereditera‘ dunque la direzione del milionario impero che il britannico ha saputo costruire nelle ultime tre decadi? “Un altro venditore di automobili usate“, ha risposto Ecclestone con il suo classico senso dell’umorismo. Ma in realtà nessuno sa se ‘Big Bernie‘ abbia già previsto qualcosa. “Questo e’ impossibile da predire“, ha ammesso il presidente dell’associazione delle squadre di Formula 1, Marti’n Whitmarsh. “Ecclestone non dice una parola in merito. Ma non pensa neanche al ritiro“. “La responsabilita’ del futuro della Formula 1 poggia piu’ sulla CVC che in Bernie“, fa invece notare il presidente della Federazione Internazionale di Automobilismo (Fia) Jean Todt. Il gruppo finanziario CVC, che alla fine del 2005 assunse il controllo del circus iridato attraverso la Alpha Prema, rilevando il 50% del capitale finanziario da Bayerische Landesbank e il restante 25% dalla Bambino Holding di Bernie Ecclestone, ha finito con il lasciare lo stesso Ecclestone a capo del circus. “Ecclestone dipende da loro“, ha aggiunto Todt. I responsabili della CVC sono “uomini d’affari intelligenti“, ha sottolineato inoltre il francese. Ecclestone potrebbe infatti restare lì dove’ ancora per i prossimi dieci anni. “Ha gia’ detto che stara’ ancora li’ a 90 anni“, ha ricordato Whitmarsh. “Sono sicuro che la Formula 1 ha un futuro molto solido“, ha aggiunto Todt. “Non dobbiamo dimenticare che la Formula 1 e’ una degli sport piu’ importanti del pianeta. Un Mondiale di calcio si gioca ogni quattro anni, i Giochi Olimpici si disputano ogni quattro anni, il campionato di Formula 1 e’ ogni anno. La Formula 1 e’ qualcosa di speciale“, assicura Todt “ma le cose non si devono dare mai per scontate e questo Bernie lo sa bene, come lo sa il CVC e lo sappiamo tutti noi nella Fia“, conclude Todt.
Formula 1, Bernie Ecclestone compie 80 anni. Ma chi lo succederà?
di 27 Ottobre 2010Commenta