Luca Badoer ha partecicpato ieri ad un incontro con i lettori della Gazzetta dello Sport, al Motor Show di Bologna. Prima, si é scatenato in pista, dando spettacolo con la F60. Il pilota veneto, giunto all’ultima uscita con la tuta rossa, si è esibito al volante per una decina di giri. Inoltre sono stati anche effettuati quattro pit-stop con cambio gomme a tempo record e looping spettacolari. “Grazie, per il supporto che date ogni anno alla Ferrari. Grazie e un abbraccio a tutti“.
Sceso dalla macchina, Badoer ha rivelato tutte le sue emozioni al termine di una giornata per lui molto speciale. “Anche dopo tanti anni girare qui al volante di una Formula 1, a distanza così ridotta dal pubblico con l’idea ti poter far sentire da vicino la potenza della macchina è un’emozione a cui non ci si abitua mai – spiega -. Oggi poi questa esperienza mi ha emozionato più del solito, perchè è stata l’ultima volta in veste di collaudatore ufficiale Ferrari. Quello che mi mancherà di più sarà guidare la Formula 1. Non ho mai cercato la luce dei riflettori, ma mi sono sempre impegnato a portare al limite la macchina, capirne i margini di miglioramento. Anche se questa è una cosa che mi manca già da tempo, da quando i test si sono ridotti e c’è poco spazio per l’attività di collaudatore. Rimpianti? L’unico rammarico è quello di non aver avuto la possibilità di correre più di due gare. Ho avuto la fiducia della squadra in quel momento e per questo non smetterò mai di esserle grato. Purtroppo non guidando da dieci mesi e trovandomi davanti una macchina cui era difficile adattarsi non ho potuto dimostrare il mio potenziale“.
Badoer ha poi parlato dei due piloti ufficiali di casa Maranello: “Alonso è un grande campione, un pilota che potrà vincere tantissimo negli anni futuri, soprattutto per la sua grande capacità che ha di lavorare con la squadra per raggiungere l’obiettivo. Massa ha avuto una stagione difficile, ma con meno problemi tornerà ad essere un grandissimo pilota. Lo conosco e ne sono certo. Chi mi mancherà di più? Non c’è un nome in particolare, ce ne sono tanti, troppe persone che mi hanno accompagnato in questa lunga avventura. È la forza della Ferrari, quella fatta dalle persone che senti vicine, sempre“.