“Abbiamo portato a termine le nostre analisi e abbiamo capito cosa è successo in termini di performance a Melbourne e dove dobbiamo lavorare“. Questo il primo pensiero del pilota della Ferrari, Fernando Alonso nella conferenza stampa ufficiale alla vigilia del weekend del GP della Malesia.
MELBOURNE UNA DELUSIONE – “È vero che noi dobbiamo migliorare la vettura, ma dovremmo anche vedere come vanno le prossime due o tre gare, per capire se la situazione che abbiamo vissuto a Melbourne è un problema reale, dato che quel circuito ha delle caratteristiche uniche e un aspetto particolare, così le performance che si vedono là non sono ripetute durante il resto della stagione. Dal nostro punto di vista, noi crediamo di poter essere molto più competitivi e proveremo ad avere un weekend migliore qui in Malesia. Io non ero andato a Melbourne aspettandomi qualcosa di particolare, perché dai test invernali non puoi mai essere sicuro di come sia la situazione. Comunque, ci aspettavamo di essere competitivi per la pole e per la vittoria e questo non è avvenuto, così siamo rimasti delusi della nostra prestazione“.
IL RITMO C’E’ – Si è parlato anche della mancanza di ritmo della Ferrari che sarebbe legata alla performance degli pneumatici, ma lo spagnolo ha di fatto respinto questa ipotesi. “Io non sono solito dire che la performance della vettura è stata deludente perché gli pneumatici non hanno funzionato a dovere. È semplice, se la tua monoposto funziona a dovere, poi deve andare bene con pneumatici duri o morbidi, col caldo o col freddo. Detto questo, forse il fatto che il giorno della gara è stato più soleggiato e più caldo ha contribuito al fatto che abbiamo ottenuto un tempo migliore la domenica rispetto al sabato. Nella gara, abbiamo combattuto con Button e Webber, il che sembra molto lontano dalla situazione di sabato“. Alla domanda su quale invece fosse il fattore più importante da migliorare questo weekend, Fernando ha ripetuto che il risultato di Melbourne non era così negativo. “Tutti dicono che è stato un disastro, ma io non sono d’accordo: noi siamo arrivati quarti e abbiamo finito davanti a Button e Webber. Se vogliamo fare meglio qui e andare sul podio, dobbiamo fare un lavoro migliore e, come per ogni pista, la cosa più importante è avere un buon equilibrio, specialmente qui a Sepang, dove, come a Barcellona, c’è bisogno di downforce nella vettura prodotta da una buona aerodinamica. Domani abbiamo bisogno di lavorare all’assetto il più possible e ottimizzare l’aerodinamicità della vettura”.