“Il risveglio è stato duro dopo la delusione di ieri, non posso nasconderlo. Fa male arrivare vicino al traguardo e vederselo sfuggire così però questa è la legge dello sport, bisogna accettarla”. Con queste parole Fernando Alonso, prima guida della rossa di Maranello, ha voluto commentare con grande sportività la sconfitta che ieri gli ha impedito di realizzare il sogno iridato al primo tentativo con la Ferrari. Il campione spagnolo, ha ora l’obiettivo di evitare che si getti al vento un lavoro durato tutto l’arco di tutta la stagione, anzi ha subito elogiato i progressi compiuti dalla squadra e progetta già di costruire su questi milgioramenti le vittorie future: “L’epilogo della stagione non deve cancellare tutte le cose positive che abbiamo fatto quest’anno e, lo ripeto, per me è un anno da dieci. Ci sono stati momenti bellissimi, come il podio di Monza, che resteranno indelebili nella mia memoria e nessuna amarezza potrà mai cancellarli. E’ inutile stare a cercare chi ha sbagliato: un mondiale che svanisce per quattro punti dopo 19 gare può essere stato perso in tante occasioni, non solo alla fine. Noi siamo una squadra: vinciamo e perdiamo tutti insieme”.
Onde evitare equivoci di ogni tipo, Alonso ha colto l’occasione per allontanare l’ipotesi che la sconfitta possa portare ad un raffreddamento dei suoi rapporti con la scuderia italiana. E il pilota spagnolo lo fa spendendo parole di rinnovato amore: “Sono felice di essere alla Ferrari, di sentire insieme a tutti i nostri uomini e alle nostre donne l’orgoglio di far parte di questa famiglia e della sua storia straordinaria. Siamo un grande gruppo e lo dimostreremo soprattutto in questo momento così difficile, dove l’amarezza si fa sentire forte dentro ognuno di noi”. E ancora: “So che a Maranello tutti stanno lavorando duramente sulla macchina nuova, per cercare di cominciare l’anno prossimo ancora più competitivi. Questo è lo spirito della nostra gente: la voglia di reagire subito, di lavorare ancora più duramente per inseguire la vittoria. Questo mi ha fatto innamorare, oggi ancora di più, della Ferrari”.