“Sono convinto che dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro e cercare di capire come tirare fuori tutto il potenziale dalla 150° Italia che, ne sono sicuro, è tanto. Prima di riuscirci, è inutile star qui a fare previsioni su come andrà il weekend. Dobbiamo affrontarlo giorno dopo giorno“. Dopo la prima delusione nella gara di apertura della stagione in Australia, il pilota della Ferrari Fernando Alonso si avvicina conrinnovata fiducia alla seconda tappa in Malesia. “Sono arrivato da qualche giorno dopo essere rimasto alcuni giorni in Australia, all’isola di Hamilton – racconta lo spagnolo nel suo diario pubblicato sul sito di Maranello -. Ho deciso di rimanere da questa parte del mondo per non perdere l’abitudine al fuso orario, visto che ora ci attendono due gare consecutive in Estremo Oriente, prima a Sepang e poi a Shanghai. Era importante anche abituarsi alle condizioni climatiche particolari che ci sono qui, con temperature attorno ai 30 °C e, soprattutto, tantissima umidità. Ho fatto sport, perché l’allenamento è fondamentale: in questa gara si perdono tanti liquidi ed è molto impegnativo guidare in queste condizioni e bisogna essere al massimo della forma fisica per affrontare nella maniera giusta questo weekend. Essere pronti al 100% sotto questo punto di vista può fare la differenza domenica pomeriggio. Anche sotto il profilo mentale è una gara molto particolare. Il fatto che le condizioni meteorologiche cambino così velocemente rende più stressante la fase di preparazione delle varie fasi del lavoro in pista. Improvvisamente si passa dal sole ad uno scroscio di pioggia fortissimo ed è necessario essere preparati ad ogni evenienza. Non è un problema soltanto di noi piloti ma di tutta la squadra: bisogna avere piani B e C e forse anche D per i vari scenari“.
“Dall’inizio dei test non ci sono state molte pause in questo scorcio di stagione – continua Alonso nel suo racconto -. Sono rimasto in contatto con i tecnici, via e-mail e via telefono. Abbiamo riesaminato l’andamento del weekend di Melbourne e abbiamo parlato della preparazione di quello di Sepang. Sappiamo che dobbiamo migliorare il livello della nostra prestazione ma siamo altrettanto consapevoli che il risultato della gara non è stato poi così disastroso. Avremo qualcosina di nuovo in macchina ma nulla di particolarmente significativo o che ci possa far dire che questa o quella modifica siano la chiave per fare un salto di prestazione. Il ricordo più bello del circuito di Sepang è legato alla prima pole position della mia carriera, conquistata qui il 22 marzo del 2003. Né io né la squadra, la Renault, ci aspettavamo quel sabato mattina un risultato simile ma, alla fine delle qualifiche, ci ritrovammo con due macchine in prima fila. Fu una grande gioia e mi rammento benissimo di come vivemmo il pomeriggio, la cena e la domenica mattina, trascorsa a pensare a come sarebbe andata la corsa. Ogni volta che torno qui ripenso a quel weekend, alla gioia per la pole e alla trepidazione che precedeva la gara. Non vinsi, come invece accadde poi nel 2005 e nel 2007, ma arrivai comunque al terzo posto e riuscii così a salire sul podio per la prima volta. Decisamente un fine settimana da ricordare a lungo“.