Cotte e crude, il Gran Premio d’Europa non ha risparmiato nessuno. Sorpassi, rimonte e incidenti.
Gli elementi che rendono una domenica perfetta, ma che alla fine, per la tristezza di molti, trascina con se il verdetto dei commissari. Tra i più sfortunati Vergne, Maldonado, Kobayashi, diversamente da Schumacher, graziato forse per compassione da una penalità che non ha risparmiato Vettel e Massa un mese prima.
PUNITI A VALENCIA – Jean-Eric Vergne perderà 10 posizioni sulla griglia di partenza a Silverstone e in più il francese dovrà pagare una multa di 25.000 euro. La sentenza giustamente meritata è stata inflitta a causa dell’inesperienza del rookie, quando durante il sorpasso di Kovalainen è andato a tamponare il posteriore della sua Toro Rosso sulla ruota della Caterham. Un sorpasso semplice, reso banale in considerazione del fatto che Kovalainen aveva lasciato un corridoio immenso senza opporre alcuna resistenza.
Kobayashi è stato vittima e colpevole. Autore di una buona prima parte al fronte, il nipponico subisce l’ingiusto incidente da Bruno Senna. Ma è nella parte centrale che il piccolo Kamikaze mette a lavoro i commissari. L’impatto con Felipe Massa rovina entrambe le prestazioni e compromette di per sé la prossima gara, dove il pilota sarà costretto a partire 5 posizioni indietro, rispetto al suo tempo in qualifica.
Maldonado è stato tra i più fortunati. Spettacolare il duello con Hamilton, ma imperdonabile l’errore che ha schiacciato il pilota McLaren sul muro. Tecnicamente superiore grazie alle gomme, Pastor non ha aspettato ed ha preferito il sorpasso impossibile nella curva dove era suo dovere alzare il piede davanti all’estenuante difesa del britannico. I 20 secondi alla fine gli fanno perdere solamente un punto che va al collega Senna. Per Silverstone Pastor sarà completamente pulito.
Durante il Gran Premio di Spagna, sia Vettel che Massa vennero penalizzati per aver utilizzato l’ala mobile in regime di bandiere gialle. Questo fine settimana Michael Schuamcher ha ottenuto il suo miglior piazzamento in carriera dal suo ritorno alle corse. Webber giunto quarto è stato il primo ad aver lanciato l’allarme sull’irregolarità del pilota, che al momento delle bandiere esposte ha fatto ricorso al DRS.
Per il tedesco però non è cambiato nulla. Nonostante la preoccupazione di Norbert Haug
, i commissari hanno deciso di non incidere alcuna pena sul podio del tedesco, spiegando che l’azione commessa non ha influenzato sul risultato finale ed è stata seguita da un rallentamento del pilota.
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