Le gomme francesi che furono presenti in F1 insieme alle Bridgestone tra il 2001 ed il 2006, potrebbero ritornare nello sport a partire dal 2014, anno in cui scade l’accordo con l’azienda Pirelli.
A volerlo è il presidente della FIA Jean Todt, ma la Michelin che aveva alzato i rumori sul suo ritorno già nel 2010 ha interesse ad un rientro solo se gli pneumatici avessero un effetto positivo sull’ambiente.
FINE ERA PIRELLI – I fans dello sport non saranno entusiasti se mai l’azienda italiana dovesse lasciare l’ambiente delle corse. Solo il 2012 sta offrendo una delle stagioni più belle nella storia della Formula 1 grazie appunto all’imprevedibilità data dalle gomme. Eppure anche Paul Hembery ha lasciato nel mistero il futuro in F1, non riuscendo a garantire la permanenza oltre il 2013:
Se (F1) ci vogliono e se l’economia resta sana, sì (confermeremo)
RITORNO MICHELIN – Molte squadre hanno un buon ricordo del fornitore francese, a parte il dispiacevole episodio nel 2005 a Indianapolis, quando l’azienda non permise alle sue squadre di poter disputare il Gran Premio.
La Michelin in passato ha espresso la volontà di ritornare in Formula 1 ma esclusivamente se fossero cambiante alcune regole: in primis eliminare il monofornitore, quindi ritornare ad un contesto simile a quello anteriore al 2006.
Jean-Dominique Senard, che è il primo amministratore delegato non imparentato con la famiglia Michelin, nel 2010 ha rivelato i contatti con la FIA per un possibile ritorno nello sport a patto che la Formula 1 si aprisse ad un mondo più ecologico, dove le gomme più vicine al mondo dell’auto commerciale, potessero dimostrare il risparmio del carburante e quindi di CO2.
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