forfour twinamic 70: smart chiude il cerchio

Qualche tempo fa avevamo incontrato la nuova quel modello che avevamo ribattezzato, dopo averla conosciuta per bene, come “la fenice della Classe A”. Questa volta forfour completa il cerchio, presentandosi nella motorizzazione da 71 CV e 90 CV con cambio automatico a doppia frizione twinamic.

smart forfour twinamic 70

In una rovente giornata abbiamo solcato le strade dell’estate romana a bordo di questo modello, riscoprendo la filosofia di guida smart rimodellata per i nuovi modelli fortwo e forfour. Ecco com’è andata.

Dopo aver lanciato forfour insieme alla nuova fortwo alla fine dello scorso anno con un cambio manuale di serie (che aveva lasciato all’inizio un po’ stupido il classico pubblico di aficionados), Mercedes-Benz ha lentamente ampliato l’offerta dei suoi nuovi modelli di punta del gioiellino di mobilità urbana, aggiungendo passo dopo passo il nuovo automatico di Getrag (quello già montato, per intenderci, su modelli automobilistici ben lontani dalla city-car, come la ben più costosa SLS di Mercedes-Benz).

Anche forfour è ora automatica

smart forfour, come la sorellina minore fortwo, è dunque oggi disponibile con una doppia frizione a sei marce, arricchendo l’esperienza di guida di un modello automobilistico pensato essenzialmente per la comodità di viaggio in città. Il nuovo twinamic di forfour (così come quello della nuova fortwo) è ben lontano dal vecchio robotizzato, che – seppure buono per la sua funzione – si ritrovava ogni tanto a “singhiozzare” sotto i piedi. Con la possibilità di utilizzo in modalità totalmente automatica o sequenziale via leva (o attraverso i comandi al volante, nelle versioni più sportive come urban e proxy) il twinamic di forfour appare più intelligente nella gestione delle marce. Come indica il nome, i due cambi parziali gestiscono il passaggio a marcia superiore od inferiore senza perdere la forza di trazione, e la gestione della centralina elettronica dei rapporti (col salto eventuale tra uno e l’altro) contribuisce ad aumentare il comfort di guida.

 

Assieme al twinamic è disponibile la selezione della modalità di guida (facilmente accessibile con un tasto ai lati del cambio) tra Eco e Sport; il secondo assicura ovviamente un regime più rapido nel cambio, dando al guidatore una sensazione di maggior dinamismo alla guida.

Insomma, è bello vedere che assieme alla rivalutazione del design di interni ed esterni, per la nuova smart sia stato finalmente adottato un cambio automatico più intelligente, che sposi appieno la filosofia di guida di fortwo e forfour. Non tutto oro quel che luccica, comunque: smart forfour rimane una city-car, e dal cambio (anche da un Getrag, insomma) non ci si può aspettare un miracolo. L’accelerazione da 0 a 100, anche per forfour 70 twinamic, è indicata a 15,1 secondi, ed in modalità Sport non è raro sentire spinti un bel po’ i giri del motore fino a un cambio poco morbido. D’altra parte, tuttavia, non va dimenticato l’utilizzo essenziale che il guidatore di forfour farebbe della propria vettura. I modelli smart fortwo e forfour son nate e si son sviluppate nell’ambiente urbano, e sono pensate per una guida comoda, confortevole ed agile nel panorama cittadino. Pretendere una guida sportiva con un automatico su una city-car come questa sarebbe come cercare un salvagente su un treno passeggeri. Quel che conta, alla fine,  è che il cliente smart affezionato alla comodità dell’automatico, che non si riesce ad abituare al manuale introdotto con i nuovi modelli smart, può ora ritrovare un cambio più performante (e quindi la totale comodità di guida) su tutte le nuove smart fortwo e forfour. Per una grinta sportiva adeguata aspettiamo di conoscere il modello Brabus… .

 

L’esperienza su strada

smart forfour twinamic 70

Per il resto, oltre ad il nuovo cambio twinamic, la smart forfour da 71 CV si è confermata agile e versatile sulla strada, sia sul percorso cittadino trafficato che su quello a scorrimento più veloce. Con i suoi 999 cm3, il motore a tre cilindri si è sempre comportato bene (anche in termini di consumi: d’altronde, per forfour vengono dichiarati 24,4 km/L in ciclo combinato). Ancora una volta (lo avevamo già visto in passato), abbiamo avuto la conferma che guidare la nuova smart forfour è piacevole, rilassante e – perché no – anche divertente. Ogni tanto ci si deve ricordare di essere a bordo di una quattro porte (l’effetto sorpresa su cui gioca l’ad diffuso negli ultimi mesi è autentico), perché la maneggevolezza nel traffico sembra quasi far credere di essere su una fortwo.
Tanto spazio in più, però, assicurato dal 77% di valore nel Body Space Index, l’indice di valutazione degli spazi interni che valuta il raapporto tra lunghezza interna ed esterna.

Il punto forte di forfour, però, così come della sorellina minore fortwo, rimane il raggio di sterzata. La nuova forfour, dalla aumentata carreggiata per garantire una stabilizzazione migliore (e lunga 3,69 metri, ricordiamo), gira in 8,65 metri (diametro di volta), ovvero dieci centimetri in meno del vecchio modello fortwo; ci si accorge della differenza nel traffico, nei parcheggi, nei percorsi stretti e tortuosi, insomma in tutte quelle condizioni che stresserebbero la guida a bordo di tanti altri modelli.

Cosa è bello di smart forfour, inoltre, è la tanta tecnologia che c’è a bordo. A livello di sicurezza, a parte il classico sistema di cellula tridion che fa da guscio a tutti i modelli smart, sui modelli di city-car Mercedes ha introdotto tante funzionalità più avanzate mutuate dai modelli di fasce più elevate: dal collision-assist al sistema antisbandamento al wind-assist con la rilevazione del vento laterale.

smart_fortwo_twinamic_navigatore

È l’integrazione con lo smartphone, però, a far da padrone nell’abitacolo. Più che abbandonato, il computer di bordo viene sostituito dal dispositivo che portiamo in tasca ogni giorno: con le app di smart si controlla lo stato del veicolo, si naviga ovunque, si gestiscono i contenuti multimediali e così via. Nei prossimi mesi, inoltre, l’integrazione tra smartphone e smart fortwo/forfour sarà arricchita dall’introduzione di MirrorLink, il sistema nato da un consorzio di aziende che permette di duplicare i contenuti del proprio telefono sullo shermo di fortwo/forfour; saranno così utilizzabili app radio, audiolibri, navigazione (al momento, Audioteka, Coyote e così via).

Con l’arrivo del twinamic su smart forfour cambia anche una versione: la precedente sport edition #1, quella caratterizzata da un assetto più sportivo, diventa oggi la versione urban. Caratteristiche principali di questo nuovo modello sono l’assetto ribassato di dieci millimetri (per una migliore tenuta di strada), i dettagli cromati dell’impianto di scarico, la pedaliera sportiva ed il volante a tre razze in pelle (con i comandi del cambio, ovviamente, sul modello che monta il twinamic).
Solo su forfour, inoltre, sarà possibile installare i vetri atermici oscurati, così come un supporto per il tablet nel vano posteriore.

La gamma di modelli delle nuove smart è molto variegata: cinque versioni di equipaggiamento con possibilità di personalizzazione. La nostra twinamic 70 parte da 15 030 € per la versione youngster (quella che, nella versione 60, è già pensata per i neopatentati), che offre di serie ESP, CrossWind e HillStart assist, regolatore di velocità, integrazione con smartphone e Bluetooth. La versione urban aggiunge con 1390 euro in più rispetto alla youngster il volante e leva cambio in pelle, il tetto  trasparente ed un aspetto cromato sportivo sullo scarico ed i cerchi in lega da 16 pollici. 910 euro in più per la forfour passion, quella più elegante della gamma, che agigunge il volante multifunzione in pelle, lo schermo a colori ed alcuni dettagli rifiniti all’interno. Il top gamma resta sempre il modello proxy, con i tessuti in eco pelle e tessuto bianco/blue e lo sport pack che conferisce un aspetto sportivo alla vettura (+2300 euro rispetto al modello di partenza).

La versione forfour 90 TURBO twinamic, invece, parte da 16 200 euro (IVA e MSS compresi).

smart forgigs: è tutta un’altra musica

smart forfour twinamic 70

In collaborazione con JBL, la celebre azienda californiana produttrice di diffusori acustici, smart ha realizzato una concept car davvero particolare: una piccola sala concerti tutta racchiusa in una smart fortwo.

Equipaggiata con cinque amplificatori (si raggiungono i 150 dB) (tre per i diffusori medi e due per i subwoofer) che gestiscono quattro set di altoparlanti e altri due subwoofer da 30 cm l’uno, smart forgigs può supportare otto canali d’uscita, così come lo streaming di file compressi e non. Compatibilità totale con iOS, Windows Phone e Android.

L’intero sistema audio è stato studiato affinché si integrasse con il design di smart: luci soffuse interne ed esterne, altoparlanti integrati con materiale isolante in alluminio-butile, e così via.

Al momento smart forgigs è solo un prototipo e non è disponibile per la vendita, ma conoscere questo gioiellino musicale può ispirare a montare sulla propria smart un impianto audio JBL (quello sì, disponibile): amplificatore DSP a 6 canali da 240 W (su fortwo) ed un amplificatore a 8 canali da 320 W (su forfour), associato a otto o dodici altoparlanti.

smart forgigs

Vedremo in futuro quali saranno i progetti per forgigs: l’idea di utilizzare una smart come amplificatore mobile (magari durante i concerti di artisti itineranti) è estremamente affascinante.

 

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