Il marchio Fiat ha intenzione di rilanciare la propria immagine, in seguito a diversi mesi di polemiche sia con il governo che con i sindacati. I rappresentanti dei lavoratori, fino ad ora, non si sono risparmiati nell’attaccare l’ad Sergio Marchionne e, più in generale, l’intera classe dirigente del costruttore italiano. Il pericolo, per il marchio del Lingotto, era quello che si discutesse solamente dei lati negativi della sua politica sul mercato, senza esaltare, però, gli aspetti positivi.
Infatti, diversi stabilimenti lavorano a pieno regime e offrono lavoro a tanti operai che aderiscono alla Fiom (certamente uno dei sindacati più lontani dalle ideologie dal pensiero di Marchionne), come ad esempio la fabbrica che ha subito recentemente una ristrutturazione in quel di Grugliasco.
STABILIMENTO RISTRUTTURATO
Sia John Elkann che Marchionne hanno da pochi giorni visitato proprio questo nuovo stabilimento, in compagnia di Luca Cordero di Montezemolo e diverse figure appartenenti alla famiglia Agnelli.
Non è certamente stata una scelta casuale quella di dedicare questo nuovo stabilimento di Grugliasco all’Avvocato Gianni Agnelli.
John Elkann ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa, in cui ha voluto evidenziare come l’azienda ha dovuto prendere delle decisioni particolarmente difficili per poter proseguire e mantenere la produzione all’interno dei confini italiani, anche se, secondo Elkann, sono in pochi quelli che l’hanno riconosciuto.
UTILE DA 1,4 MILIARDI DI EURO
Ad ogni modo, Elkann sottolinea anche come ci sia tutta la volontà, da parte degli alti vertici del marchio del Lingotto, di contribuire al progresso ed al miglioramento di tutti gli stabilimenti e di tutte le comunità in cui è presente il nome Fiat, cercando le migliori soluzioni ai problemi che si presentano di volta in volta.
L’incontro avuto luogo proprio a Grugliasco ha portato a svelare i dati fiscali del gruppo per il 2012, in cui si è registrato un utile pari a 1,4 miliardi di euro, nettamente più alto in confronto a quanto previsto, anche grazie all’exploit di Chrysler. (guadagno da 1,7 miliardi di dollari).