Fiat è interessata all’acquisizione di Opel. Anzi, no. Ma le numerose smentite non sono bastate a fermare il polverone sollevato da Guenter Verheugen, commissario Ue all’Industria, il quale ha commentato la faccenda nel corso di un’intervista radiofonica affermando di “non comprendere dove il gruppo torinese trovi i soldi per compiere un’operazione del genere“.
Il commento di Verheugen, opinabile ma non del tutto sbagliato, è stato fatto sulla base dei risultati del primo trimestre 2009 di Fiat, che ha visto una perdita netta di 411 milioni di euro per il gruppo del lingotto. Condizioni contabili che, matrimonio con Chrysler (che non prevede l’esborso di denaro) a parte, non consentirebbero all’azienda guidata da Sergio Marchionne di compiere passi azzardati.
Per farla breve, tra accuse, mezzi passi indietro e dichiarazioni in merito, le ultime 24 ore sono state a base di pura polemica tra UE, Italia (critiche all’esponente dell’UE sono arrivate da parte del ministro Frattini e di Confindustria, che ha definito le affermazioni di Verheugen come “fuori luogo”), Germania (dal ministero dell’Economia tedesco è stato infatti annunciato che tutti i potenziali investitori in Opel dovranno formulare progetti con forti prospettive future) e Fiat (Marchionne non ha esitato a definire come una “Sentenza di morte” quella formulata da Guenter Verheugen, accusato dall’AD Fiat di parzialità).
Sarà finita qui? lo scopriremo tra qualche minuto!
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