Dopo aver acquistato una fetta del pacchetto azionario del Gruppo Chrysler, il Gruppo Fiat guidato dall’Amministratore Delegato Sergio Marchionne sta procedendo allo scorporo delle attività contenute nel coacervo di aziende che fanno capo all’unico Chief Executive Officer, per formare due nuove società, indipendenti all’interno della Borsa. Annunciata nel corso dell’Investor Day dello scorso aprile, l’operazione di suddivisione del Gruppo Fiat in Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. sarà ultimata entro l’inizio dell’anno venturo, cioè entro la prima giornata del mese gennaio 2011. A tal proposito, cioè per dare maggiore quantità di identità alle neonate società per azioni, lo studio Robilant Associati ha sostituito il logo di Fiat Group, valido dal 2005 ad oggi, ideando due nuovi simboli, differenti tra loro, che identificheranno le diverse attività.
Già, perché sotto il nome Fiat S.p.A. saranno raggruppate Abarth, Fiat, Lancia, Maserati, Ferrari, Alfa Romeo, parte di Fiat Powertrain Technologies, Teskid (acciai), Magneti Marelli e Comau, mentre dietro il logo di Fiat Industrial S.p.A. si assieperanno la restante parte di Fiat Powertrain Technologies (motori di grosse dimensioni e motori marini), Iveco e Cnh. Perciò, le due nuove società hanno tutto il diritto di ricevere una propria identità ed una personale identificazione, anche a livello visivo.
Per quanto riguarda Fiat S.p.A., il logo è predominato da uno sfondo bianco candido, dal quale sembrano fuoriuscire le lettere che compongono l’acronimo Fabbrica Italiana Automobili Torino, FIAT. Il carattere utilizzato per imprimere il nome dell’azienda italiana si sviluppa verso l’alto, ma è molto sottile. Per quanto riguarda Fiat Industrial S.p.A., il simbolo realizzato da Robilant Associati è più comune, forse meno vintage: lo sfondo riempito di blu (una tonalità molto forte, carica) permette di visualizzare istantaneamente le lettere dorate che compongono la denominazione per questa parte di attività del Gruppo Fiat, divise da una linea orizzontale centrale. I due nuovi loghi passano quasi in secondo piano, dopo l’annuncio di Marchionne di voler investire, a Mirafiori, circa 1 miliardo di euro.