Buone nuove rispetto all’asse Fiat-Chrysler. La notizia è ufficiale da pochi minuti: accordo raggiunto e resi noti anche gli assetti societari. Sergio Marchionne amministratore delegato del gruppo, Robert Kidder il neo presidente. A rendere pubblici i primi sviluppi è una nota congiunta dei due marchi con la quale si sancisce in maniera definitiva l’accordo.
Le prime dichiarazioni sono proprio di Marchionne che pare entusiasta:
“Chrysler può tornare ad essere una società forte e competitiva con una gamma di vetture affidabile che colpiscono l’immaginazione e ispirano fedeltà. Di questo siamo tutti contenti e, noi in particolare, particolarmente orgogliosi”.
Giubilo anche nelle affermazioni provenienti dritte dalla Casa Bianca
che si dice
“lieta che l’alleanza Chrysler-Fiat possa ora andare avanti, permettendo a Chrysler di riemergere come un produttore automobilistico competitivo ed efficiente”.
Si sono evitate in questa maniera parecchie complicazioni. Gli avvocati della Fiat, dopo che il numero uno della casa di Torino Sergio Marchionne aveva annunciato che “non avrebbe mai abbandonato” la Chrysler, avevano sostenuto che se fosse stata superata la scadenza del 15 giugno fissata dal memorandum di intesa per l’operazione, il Lingotto era intenzionato a ridiscuterne i termini perchè il gruppo di Auburn Hills avrebbe avuto un valore decisamente inferiore, dato che perde circa 100 milioni di dollari al giorno.
Ora, si attende solo il via libera giudiziario ma le parti sembra abbiano già messo tutto nero su bianco. La convinzione è che l’accordo possa sopianare la strada ad un avvicinamento politico dei due Stati.
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