Alè. Flavio Briatore e la Fia hanno trovato l’accordo: l’ex Renault può rientrare in Formula 1 dopo il purgatorio di un paio di stagioni. Accordo tra le parti con tanto di vincoli sanciti: in un versante – quello del Falvione nazionale e del subordinato Pat Symonds – l’ammissione
“ciascuno la propria parte di responsabilità nell’incidente causato da Nelson Piquet Junior durante il Gran Premio di Singapore 2008 oltre a rammarico e scuse alla Fia”.
Nell’altro – fronte Fia – la presa d’atto del fatto che i due
“si sono impegnati ad astenersi da ogni ruolo operativo in Formula 1 fino al 31 dicembre 2012, e in tutti gli altri eventi elencati nel calendario Fia per il resto della stagione sportiva nel 2011. Hanno anche rinunciato a tutte le pubblicità e disposizioni finanziarie della sentenza del 5 gennaio 2010, e a qualsiasi altra azione nei confronti della Fia sulla questione”.
A conti fatti: Briatore e Symonds hanno confessato il Crashgate facendo ammenda, la Fia ha sospeso ulteriori azioni legali nei loro confronti e garantito il reintegro nel circus mediatico a partire dal 2013. Viene spontaneo domandarsi se dopo la rimpatriata tra liceali finita a tarallucci e vino si siano poi scompisciati nella più classica gara a chi fa il primo ruttino.