Il giorno dopo le dichiarazioni di Fernando Alonso e Pat Fry sulla situazione della Ferrari vede scendere in campo nientemeno che il presidente Montezemolo che direttamente dal Salone di Ginevra tuona verso il suo team:
Alonso è sempre molto obiettivo. Spero che le preoccupazioni che ha espresso non siano vere. Se fossero vere vorrei capire come rimediare in pochi secondi, neanche in un minuto.
Queste le parole di Montezemolo a cui non è andata giù qualche esternazione di troppo. In particolare Alonso aveva affermato che secondo lui la Ferrari, almeno nei primi Gran Premi della stagione, avrebbe trovato non poche difficoltà. Un campionato che inizia in salita non può che finire male, ed uno abituato a vincere come Montezemolo non ci sta. Il direttore tecnico Fry era stato più preciso, affermando di essere deluso dalle prestazioni, in particolare sull’assetto aerodinamico che facevano sembrare la Ferrari troppo più indietro rispetto ai concorrenti.
IL PROBLEMA AERODINAMICA – Ed è proprio questa la seconda invettiva di Montezemolo, deluso dal regolamento che in pratica favorisce fortemente l’aerodinamicità dell’automobile, a discapito di un motore più potente o, perché no, della bravura del pilota.
Questa Formula Uno in termini di tecnologia non mi piace. L’aerodinamica incide per il novanta per cento, e soltanto il KERS consente degli sviluppi da applicare alla produzione per le vetture da strada. Noi facciamo macchine, non aeroplani, non possiamo avere motori e cambi uguali, ci deve essere competizione tecnologica. La Ferrari non è uno sponsor ma un costruttore
L’idea di Montezemolo è infatti quella di realizzare auto da corsa con componenti sfruttabili per le automobili normali, ma è chiaro che tutte queste migliorie aerodinamiche su una comune autostrada servono quanto una quinta ruota. Vedremo se la federazione deciderà di rivedere le proprie regole (molto improbabile). Più possibile invece un recupero della Ferrari prima dell’inizio del campionato. O almeno è quello che si spera.
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