Formula 1 2010: dopo un avvio di stagione sfolgorante, in casa Ferrari urge un’attenta analisi della situazione – oltreché rispetto alla qualità della monoposto schierata al via di ogni GP – alla luce della contrazione dei risultati culminata con il GP di Cina, dove le due “Rosse” non sono sembrate essere entate mai “in partita”, come suol dirsi in gergo calcistico. Niente di paragonabile con l’emorragia di risultati della scorsa stagione, sia chiaro, ma le prime delusioni in pista hanno portato con sé anche alcuni malumori che rischiano di far esplodere – sempre per continuare con il paragone calcistico – lo spogliatoio.
In particolare, in Cina a Felipe Massa non è piaciuta la condotta di gara da padrone del compagno di scuderia, Fernando Alonso, reo di una manovra “sporca” nella corsia box che ha costretto il brasiliano a una deviazione repentina costatagli alcune posizioni. E dire che avrebbe potuto andare anche peggio, specialmente se le due vetture fossero entrate in contatto per il più fantozziano degli harakiri da Formula 1. “E’ chiaro che parlerò con lui. La gente che lavora insieme parla di queste cose”. Questo il Felipe Massa-pensiero il giorno dopo la corsa, a motori spenti e soprattutto ad animi sbolliti. Come a dire, dunque, che la situazione è molto tesa se si intende ribadire il proprio risentimento anche a 24ore di distanza.
Spiega Massa: “Ero appena uscito dal tornantino prima della pitlane. Alonso mi ha affiancato e quando mi sono accorto che lui era lì mi sono reso conto che rischiavamo di provocare un incidente. Non era proprio il caso…”. Felipe non esaspera i toni, ma tiene a precisare la propria teoria: “E’ chiaro che la posizione persa in quella circostanza mi sia costata altre posizioni nel corso del Gp”. Ancora nessuna nuova da Fernando Alonso, perciò dobbiamo limitarci alle dichiarazioni rese ieri dallo spagnolo in merito alla vicenda: “Manovre normali: se l’episodio non avesse riguardato due compagni di squadra, non se ne parlerebbe nemmeno”.