Cosa sarebbe la Ferrari senza la Formula Uno? Ma il quesito vale anche al contrario, cosa sarebbe la Formula Uno senza la Ferrari? La questione si è posta, o meglio è stata posta dal numero uno della scuderia di Maranello Luca Cordero di Montezemolo. In una intervista al Wall Street Journal, Montezemolo ha ventilato la possibilità del ritiro shock, ma ora si chiarisce meglio la posizione.
Alla base c’è una critica di Montezemolo all’attuale Formula Uno, vista in declino, e la possibilità di passare alle competizioni di auto sportive nei prossimi anni. Una Formula Uno da tanti anni poco appassionante ha per così dire fatto “sbottare” Montezemolo che al Wall Street Journal ha affermato: “La Formula Uno non sta funzionando. E’ in declino perché la Fia si è dimenticata che le persone guardano le gare per divertimento. Nessuno vuole vedere un pilota risparmiare benzina o le gomme. La gente vuole vederli spingere. E’ uno sport ma anche uno spettacolo. Di certo non possiamo gareggiare con le sports-car e in Formula Uno. Non è possibile”. Certo lo spettacolo in molti Gran Premi manca e le critiche di Montezemolo sono quanto mai appropriate. La Ferrari critica anche il divieto di sviluppare i motori durante l’anno e ora ci sarà un incontro con il Presidente della Fia, quell’Ecclestone leader da anni del circus della Formula Uno. Sul sito della Ferrari si scrive che è necessario riflettere sulle regole prima di una decisione che vada nella direzione del ritiro nei prossimi anni. Questa la spiegazione sul sito del team: “La Formula Uno scorre da oltre mezzo secolo nelle vene della Ferrari e per questo la Casa di Maranello si è sentita in dovere di muoversi per correggere la rotta che lo sport pare aver preso. Ha deciso di farlo con un atto formale, che è però una proposta concreta, attraverso una lettera del Presidente Luca di Montezemolo al titolare dei diritti commerciali, Bernie Ecclestone, e al presidente del fondo che possiede la Formula 1. Nessun ultimatum, nessuna minaccia, ma la chiamata a raccolta di tutti gli attori coinvolti nella categoria affinché ci si possa sedere intorno a un tavolo per ideare nuove proposte che consentano alla Formula Uno di rimanere un punto di riferimento nell’ambito sportivo, al pari di manifestazioni planetarie come Olimpiadi e Mondiali di calcio”.