La casa automobilistica italiana Ferrari ha presentato lunedì, a Tokyo, la nuova FF, la prima supercar a trazione integrale del Cavallino Rampante: per svelare la shooting brake, disegnata dalla mano di Pininfarina, il brand ha organizzato un evento a sfondo benefico (in favore della cittadina di Ishinomaki, duramente colpita nel mese di marzo scorso dal sisma) all’interno dell’ambasciata italiana a Tokyo, al quale hanno partecipato duecento persone tra clienti, appassionati e collezionisti, interessati al carattere nobile della manifestazione e/o alla sportiva di Maranello.
Nel corso della serata, alla presenza del Presidente della casa automobilistica Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, dell’ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, del Ministro dell’economia, industria e commercio del Giappone, Banri Kaieda, e del sindaco di Ishinomaki, Hiroshi Kameyama, l’azienda di Fiat S.p.A. ha messo all’asta la prima Ferrari FF sbarcata sul suolo nipponico: la vettura sportiva, dotata di motore 6.3 litri benzina V12 da 660 cavalli, è stata acquistata da un architetto di Tokyo, che grazie alla propria offerta, più alta di qualsiasi altro pretendente, ha potuto accaparrarsi la supercar due volumi, già molto richiesta sul mercato (in pochi mesi dalla presentazione a livello internazionale, avvenuta nel corso del Salone di Ginevra 2011, la casa del Cavallino Rampante ha già raccolto oltre mille ordini). Tuttavia, il brand non ha venduto soltanto la nuova Ferrari FF durante l’evento: complessivamente sono stati raccolti 500mila euro circa grazie anche alla vendita di alcune magliette autografate dai piloti della Scuderia Ferrari Marlboro che partecipa al campionato di Formula Uno.
Il comunicato stampa della casa automobilistica italiana ha voluto puntualizzare che “con oltre cinquecento mila euro raccolti verrà costruito da Ferrari un edificio scolastico per ospitare i bambini di Ishinomaki con attività educative e didattiche nel dopo-scuola. Un’iniziativa senza precedenti e che è servita anche per celebrare i trentacinque anni di presenza di Ferrari in Giappone”.
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