La casa automobilistica italiana Ferrari sta mettendo a punto una nuova supercar, che si posizionerà al vertice della gamma (sarà l’ammiraglia della gamma del Cavallino Rampante) e che dovrà sostituire, in maniera virtuale, Enzo ed F50: questo modello – che non ha ancora un nome definitivo e che potrebbe essere chiamato Ferrari F70 – sarà svelato prima della conclusione dell’anno in corso e sarà dotato di una meccanica molto particolare, pare in grado di erogare 920 cavalli.
MOTORE V12 + MODULO IBRIDO La nuova Ferrari Enzo/Ferrari F70 sarà spinta da un propulsore benzina 7,3 litri V12 ad iniezione diretta del carburante, aspirato, in grado di generare 800 cavalli di potenza, sempre disponibili: questo propulsore – secondo le indiscrezioni – è stato concepito e messo a punto a partire dal motore 6,3 litri V12 benzina della nuova Ferrari FF (dovrebbe essere usato anche dalla nuova Ferrari F620 GT, la sportiva che sostituisce Ferrari 599 GTB Fiorano e che sarà svelata in occasione del Salone di Ginevra 2012). A questo motore benzina sarà connesso un particolare modulo ibrido: una sorta di Kinetic Energy Recovery System (KERS), che raccoglierà l’energia cinetica e che la renderà disponibile al pilota per accelerazioni ancora più brucianti. Questo modulo ibrido collegato al motore V12, realizzato a partire dal dispositivo usato dalle monoposto del Cavallino Rampante in Formula Uno, sarà capace di generare altri 120 cavalli aggiuntivi, secondo quanto raccontano le indiscrezioni.
PESO LIMITATO La nuova Ferrari F70/Ferrari Enzo sarà dotata di un telaio in fibra di carbonio e peserà poco più di 1.100 chilogrammi (1.134 chilogrammi pare), ben distanti dagli oltre 1.300 chilogrammi della “vecchia” Ferrari Enzo. La casa automobilistica ha fatto grande attenzione alla massa, cercando di limitare quando e dove possibile il peso della supercar.
Non sappiamo, però, se davvero la nuova Ferrari F70, o Ferrari Enzo, avrà queste caratteristiche: sono indiscrezioni a dircelo e – come sapete – non sempre le chiacchiere sono veritiere.
Photo credits | Getty Images
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