Fernando Alonso ha perso la vetta della classifica e negli ultimi giri del Gran Premio di Canada anche parecchie posizioni, ma almeno l’ottimismo sembra essere l’unica cosa che non è stata persa.
E non fa nulla se negli ultimi sette giri del Gran Premio Alonso andava ad un ritmo uguale a quello delle ultime posizioni, per Stefano Domenicali è meglio guardare ai precedenti 63 giri che agli ultimi 7.
Abbiamo fatto un passo avanti importante in termini di prestazione, segno che il duro lavoro fatto in questi mesi comincia a pagare davvero e di questo voglio ringraziare tutte le persone che a Maranello hanno dato l’anima. Dobbiamo continuare così: altre novità arriveranno a Valencia e poi ancora a Silverstone. La chiave della stagione è continuare a spingere sullo sviluppo della monoposto e, nello stesso tempo, comprendere come gestire al meglio il rendimento degli pneumatici.
Insomma, in casa Ferrari c’è sempre qualcosa che non va. Prima era l’aerodinamica, poi aggiustata quella era il motore a non andare bene. Risolto anche questo problema ci si è concentrati sugli uomini, ma le buone prestazioni di Alonso e Massa hanno fatto ricredere tutti, ed adesso il problema sono le gomme. Viene da chiedersi quale sarà il prossimo ostacolo tra la Ferrari ed il titolo mondiale.
SEGNALI POSITIVI – Bisogna ammettere che rispetto allo scorso anno sono stati fatti dei passi da gigante. Alonso non vedeva nemmeno la vetta della classifica e la Ferrari era sbeffeggiata da chiunque, ma alle volte arrivare secondi (o quinti dopo aver corso tutta la gara tra primo e secondo posto) fa ancora più male. E allora meglio guardare agli aspetti positivi, come per esempio che è passato un anno esatto, e cioè dal GP di Canada del 2011, dall’ultima volta in cui Alonso non è andato a punti. Dunque bisogna ripartire da questi piccoli spunti positivi per costruire un grande Mondiale. Una cosa però bisogna ammetterla: mai come quest’anno il campionato è stato in bilico, dunque tutto può ancora succedere.
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