La casa automobilistica italiana Ferrari – come ricorderete – sta sviluppando un nuovo modello in queste ore, che ha intenzione di presentare al Salone di Ginevra 2012, nel mese di marzo, tra poche settimane: sino ad oggi, questa nuova sportiva, destinata a pensionare Ferrari 599 GTB Fiorano, l’abbiamo indicata con la sigla alfanumerica F152, quella che usano all’interno degli stabilimento Ferrari a livello progettuale. Ma come si chiamerà questa nuova vettura? Secondo alcune chiacchiere (per ora non commentate dalla casa automobilistica di Maranello), la nuova berlinetta del Cavallino Rampante si chiamerà Ferrari 620 GT, riportando in auge una sigla, GT, che è stata dimenticata dopo il pensionamento di Ferrari 456 GT, nel 2003, e che ha una lunga tradizione nella storia del marchio italiano.
STESSO STILE DI FERRARI FF
La nuova Ferrari 620 GT sarà caratterizzata da un design molto simile a quello di Ferrari FF e a quello di Ferrari 458 Italia e Ferrari 458 Spyder: ciò significa che nella parte posteriore del modello troveremo (ancora) gruppi ottici rotondeggianti e che nella parte anteriore saranno installati fari sottili, magri, sviluppati in lunghezza e dotati di LED per l’illuminazione diurna. La carrozzeria della nuova sportiva emiliana sarà morbida e molto fluida, levigata e pulita.
DNA FERRARI
La nuova Ferrari 620 GT – secondo le indiscrezioni – sarà spinta dallo stesso propulsore di Ferrari FF, cioè un motore V12 benzina di 6,3 litri. Sarà installato nella parte anteriore del telaio, come Ferrari 599 GTB Fiorano, e sarà connesso – attraverso un cambio robotizzato doppia frizione a sette marce ed un differenziale posteriore autobloccante elettronico, alle sole ruote posteriori. E la potenza? La nuova sportiva di Maranello dovrebbe avere a disposizione 710 cavalli, 90 in più rispetto al modello che sostituisce.
NIENTE FIBRA DI CARBONIO
Per la nuova sportiva, la casa automobilistica Ferrari ha deciso di utilizzare principalmente alluminio e di non optare per la più costosa fibra di carbonio: la vettura sarà quindi leggera, ma senza ricorrere al materiale sempre più amato dai costruttori di supercar.
Photo credits | Getty Images
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