La Red Bull è prima, lui è primo nella classifica piloti, ma Sebastian Vettel non è soddisfatto. Anzi, è davvero infuriato.
Almeno è quanto sembra oggi, dopo appena quattro gran premi, quando secondo le previsioni il pilota tedesco sarebbe dovuto essere a punteggio pieno ed almeno il discorso piloti già chiuso. Ed invece, nonostante il potenziale della sua auto, alla vigilia della “rivoluzione” che dovrebbe avvenire in Europa in casa Ferrari e McLaren, Vettel si ritrova con appena 4 punti più di Hamilton e solo dieci da Alonso che prima dell’inizio del Mondiale si pensava che oggi di punti di distacco ne avrebbe dovuti avere almeno il triplo.
DAL MUGELLO SI RIPARTE – Nonostante tutto ciò però, Vettel è speranzoso per le prossime gare:
abbiamo affrontato solo quattro gare e, anche se non sono del tutto soddisfatto della nostra posizione in classifica, penso che la vettura abbia un grande potenziale. Bisogna darci il tempo di provare cose diverse e vedere cosa funziona meglio. Sono molto felice e molto orgoglioso del team. Penso che sia stata una gara incredibile, estremamente dura. Ovviamente la Lotus ci stava pressando, così non abbiamo potuto permetterci di perdere concentrazione
ha spiegato il pilota tedesco. Ma tutto questo nervosismo da cosa deriva? Probabilmente in parte è dovuto alle prime gare molto difficili, in particolare dal non aver racimolato nemmeno un punto in Malesia, ma in parte anche dalla consapevolezza che lo strapotere mostrato lo scorso anno non c’è più, le altre scuderie hanno trovato le contromisure ed anche se la Red Bull resta l’auto migliore, dalla Spagna in poi la concorrenza aumenterà. Dopotutto due Lotus così attaccate col fiato sul collo lo scorso anno non erano nemmeno pensabili. Tutto dunque è rimandato ai test del Mugello dove verrà messa a punto la vettura per Barcellona, e dove probabilmente si studieranno anche le contromosse delle avversarie.
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