La stagione 2010 di Formula 1 non è ancora iniziata, ma piovono già le prime polemiche. A tenere banco, dopo un 2009 fatto di luci e ombre, è una speciale concessione fatta dalla Fia alla USF1, uno dei quattro nuovi team che prenderanno parte al mondiale di F1. Il boss della scuderia statunitense Peter Windsor ha infatti scritto sul sito web del team che la prima monoposto della USF1 farà il suo debutto su un circuito degli USA. Piuttosto strano, visto che gli unici test concessi dalla Federazione per il 2010 si terranno in Europa, sul tracciato di Valencia il 1 febbraio. Ma nonostante il regolamento, la Fia ha deciso di concedere un permesso speciale alle nuove scuderie: “Siamo un nuovo team e dobbiamo iniziare da zero” scrive Windsor. Per la prima volta della USF1, la scuderia a stelle e strisce ha scelto il circuito Barber Motorsport in Alabama, “un tracciato prescelto dalla Federazione per le nostre esigenze”. Secondo le prime informazioni, la USF1 starebbe già organizzando i test pre-stagione e avrebbe già fissato una data “all’inizio di febbraio”, senza però offrire maggiori certezze. Windsor ha tuttavia specificato che la Fia non ha concesso solo un test, ma tre prove totali negli USA: “ultimate le sessioni di test, le macchine saranno trasportate in Spagna per altre prove e da lì viaggeranno in aereo fino al Bahrain” dove il 12 marzo, con le prime prove libere, si aprirà la stagione 2010. Intanto si attendono ancora i nomi dei due piloti della USF1: recentemente è stato fatto il nome di Josè Maria Lopez che sarebbe molto vicino alla firma; per l’altra monoposto il candidato principale è Briton James Rossiter. “Siamo molto vicini a dare l’annuncio ufficiale – spiega Windsor –. Abbiamo parlato con molta gente negli ultimi mesi: è stato difficile scegliere dei buoni piloti. Per il momento mancano le firme, ma le trattative non saranno lunghe”. “Siamo un nuovo team e non abbiamo molto da perdere, anzi, possiamo fare un’incredibile esperienza in F1, magari offrendo la possibilità a giovani piloti di farsi conoscere a livello mondiale” ha concluso Windsor.